Una brutale aggressione che ha sconvolto la Colombia

Sara Millerey, una donna trans di soli 32 anni, ha subito un'orrenda aggressione a Bello, in Colombia. I aggressori le hanno spezzato braccia e gambe, per poi gettarla in un fiume, dove ha lottato disperatamente per la sua vita, cercando di non annegare. Tragicamente, la sua battaglia è stata ripresa in video da alcuni spettatori indifferenti, che hanno preferito filmare anziché offrirle aiuto.

Un'indifferenza inquietante

Mentre Sara combatteva contro la corrente, alcuni ragazzi con i cellulari non hanno prestato soccorso, critici di fronte all'orrore, ma più interessati all'intrattenimento. Un parente ha raccontato: "C'erano ragazzi che riprendevano, mentre lei stava morendo. Avevano paura di intervenire".

Le risposte istituzionali all'orrendo delitto

La Procura generale della Colombia ha avviato un'indagine sull'omicidio, condannato da figure di spicco come il presidente Gustavo Petro e dalle Nazioni Unite. È in corso una collaborazione con il Gruppo di lavoro nazionale per la violenza basata sull'orientamento sessuale e/o sull'identità di genere, per garantire giustizia per Sara.

Offerta di ricompensa per informazioni sui colpevoli

Il governo comunale ha promesso una ricompensa di 11.600 dollari per chiunque possa fornire informazioni utili per individuare i responsabili. Nel frattempo, nessun arresto è stato effettuato, lasciando la comunità in stato di shock e indignazione.

Un messaggio di sostegno per le vittime di violenza

Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla violenza contro le persone LGBTQ+ in Colombia. Se sei vittima di violenza, ricorda che può chiedere aiuto contattando il numero 1522, con supporto disponibile in diverse lingue. La lotta contro l'odio e l'ingiustizia continua.