Una drammatica scoperta ha scosso Nole Torinese, un piccolo comune in provincia di Torino. Carola Finessi, una giovane madre di appena trent'anni, è accusata di aver annegato la sua figlioletta di dieci mesi nella vasca da bagno, prima di tentare il suicidio.

Il marito, Antonio Parriello, tornando a casa ha aperto la porta del bagno trovando la bambina priva di vita, immersa nell'acqua. Accanto a lei, Carola era gravemente ferita, avendo cercato di togliersi la vita colpendo il proprio torace con un coltello.

La donna, che da tempo lottava contro una forma di depressione post-partum, era attesa da uno psicologo proprio quel pomeriggio. Questa tragica vicenda apre nuovamente il dibattito sulla salute mentale delle mamme dopo la nascita, un tema spesso trascurato, ma cruciale.

Le indagini sono ancora in corso e la Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per chiarire i contorni di questo presunto infanticidio.

Fonti ospedaliere hanno confermato che la madre è attualmente in terapia intensiva presso l'ospedale Molinette di Torino, ma le sue condizioni non sarebbero letali. Nel frattempo, i carabinieri di Venaria stanno ricostruendo i fatti ed esaminando ogni possibile indice per comprendere la dinamica di questa tragedia familiare.

È emerso che la giovane madre aveva mostrato segni di stress e ansia già durante la gravidanza, ricevendo assistenza professionale. La realtà di questa situazione tragica mette in evidenza l’urgenza di un supporto adeguato per le mamme in difficoltà.

Il tema dell'infanticidio non è nuovo in Italia, con diversi casi che hanno scosso l'opinione pubblica negli anni. Come ad esempio il famoso caso di Annamaria Franzoni a Cogne. Ogni episodio porta con sé una pesante eredità di dolore e la necessità di riflessioni più profonde sulla salute mentale e sui fattori sociali che possono condurre a tali atti estremi.

Per il momento, i familiari e gli amici della coppia sono sotto choc, mentre la comunità di Nole Torinese si stringe attorno a una tragedia che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.