Un tragico attacco è avvenuto questa mattina alla Precko Elementary School di Zagabria, dove un bambino di soli 7 anni ha perso la vita a causa di un'aggressione con coltello. Almeno cinque alunni e un'insegnante sono rimasti feriti, alcuni in condizioni gravi, secondo le ultime notizie diffuse dal ministero della Salute croato e dall'agenzia di stampa Hina.

L'aggressione è stata compiuta da un giovane di diciannove anni, ex alunno della scuola, che ha già un passato di problemi psichici e che era noto alle autorità sanitarie. Durante una conferenza stampa, il ministro degli Interni ha rivelato che lo stesso giovane aveva tentato il suicidio un anno fa.

La scena si è svolta nei corridoi dell'istituto, affollato di circa 1.200 alunni dai sei ai quindici anni. L'assassino si sarebbe scagliato contro i bambini e l’insegnante, colpendoli ripetutamente. Oltre al bambino deceduto, altre tre vittime di età compresa tra i sette e i quindici anni hanno riportato gravi ferite, con l’insegnante che versa ora in gravi condizioni in ospedale.

Dopo l'attacco, l'aggressore ha cercato di fuggire, rifugiandosi in un ambulatorio vicino dove ha tentato di togliersi la vita nello stesso modo, ma la polizia, giunta tempestivamente sul posto, è riuscita a fermarlo prima che consumasse il suo tragico intento.

Le autorità stanno continuando a indagare sui dettagli di questa cruenta tragedia, la quale ha scosso la comunità e il paese intero. Come segno di rispetto, il governo ha proclamato un lutto cittadino per domani a Zagabria. Questa orrenda violenza riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle scuole e sui problemi di salute mentale tra i giovani. Tanti si chiedono come sia possibile prevenire simili eventi in futuro.