Una terribile tragedia ha colpito la comunità di Arcore e non solo, dopo la morte di Fatmir Isufi, un operaio di 51 anni, avvenuta la sera di lunedì 18 novembre a Torino. L’incidente si è verificato all’impianto di potabilizzazione delle acque della Smat in corso Unità d'Italia, dove Isufi, cittadino albanese e dipendente della ditta esterna Palingeo srl, è stato schiacciato dal braccio di una gru durante il lavoro.

Il dramma ha scosso l’intera area, richiamando prontamente sul posto numerose ambulanze e i vigili del fuoco dei distaccamenti Centrale e Lingotto. Sono intervenuti anche i carabinieri del nucleo radiomobile, insieme agli ispettori dello Spresal dell'Asl Torino, che stanno conducendo le indagini per chiarire le dinamiche dell'incidente.

La ricostruzione preliminare degli eventi indica che l’uomo stava lavorando alla costruzione di una nuova vasca di pompaggio quando, per ragioni ancora sconosciute, il braccio della gru ha ceduto, causando l’incidente mortale. È importante sottolineare che nel cantiere era presente anche il figlio di Isufi, fortunatamente illeso, ma in stato di choc per l’orribile spettacolo che ha dovuto affrontare.

Questo tragico episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema sempre più urgente in un’Italia che conta migliaia di infortuni ogni anno. Le autorità sono chiamate a prendere misure più rigorose per prevenire simili tragedie e garantire la sicurezza dei lavoratori. Allerta rossa per la sicurezza sul lavoro: quali misure urgenti devono essere adottate?