Donald Trump ha espresso la sua intenzione di annessione della Groenlandia e di ripristino della sovranità sul Canale di Panama, dichiarando che non esclude l'uso della forza, sia militare che economica, per ottenerli. Durante un'intervista, ha affermato che anche il Canada dovrebbe diventare la 51esima stella della bandiera americana, mentre per il Golfo del Messico ha proposto di rinominarlo 'Golfo d'America', sottolineando l'importanza della spesa per la difesa tra gli stati NATO, esprimendo particolare critica verso i contributi della Germania.

Per quanto riguarda la Groenlandia, Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti necessitano della regione per garantire la loro sicurezza nazionale, e ha evidenziato l'importanza delle terre rare e delle opportunità commerciali che il riscaldamento globale potrebbe portare a nuove rotte marittime. La Groenlandia è attualmente un territorio autonomo della Danimarca, ma Trump sembra disinteressato all'opinione dei suoi abitanti, invitando invece i groenlandesi a fidarsi degli Stati Uniti.

In un evento a Mar-a-Lago, ha richiesto che Hamas rilasci gli ostaggi israeliani, altrimenti agirà in modo da 'scatenare l'inferno' in Medio Oriente. Questa retorica bellicosa si inserisce in una narrazione più ampia di interventismo americano nella geopolitica globale, dove Trump sembra lanciarsi verso obiettivi ambiziosi e provocatori.

Sulla scena internazionale, la premier danese Mette Frederiksen ha risposto fermamente, dichiarando che la Groenlandia non è in vendita e che gli abitanti aspirano a una piena indipendenza. Anche il presidente di Panama, José Raúl Mulino, ha ribadito che la sovranità del suo paese è non negoziabile, mentre l'Argentina ha tenuto un ruolo di mediazione tra le varie posizioni degli stati interessati.

Trump ha fatto riferimento anche alla sua stima per la premier italiana Giorgia Meloni, suggerendo che la sua visita a Mar-a-Lago fosse un indicativo di rispetto e amicizia. Infine, ha espresso pareri critici nei confronti di alcuni giudici, riservando elogi a quelli che gli sembrano favorevoli alla sua causa. In questo contesto, Trump continua a promuovere la sua agenda, ponendo l'accento su un approccio militare e interventista nel panorama politico internazionale.