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Trump: «Pronti ad usare la forza per Groenlandia e Panama. Hamas rilasci gli ostaggi o sarà l'inferno!»

2025-01-09

Autore: Matteo

Donald Trump ha dichiarato che è disposto ad utilizzare la forza militare o economica per ottenere l’annessione della Groenlandia e l’inclusione del Canale di Panama negli Stati Uniti. Il suo piano prevede anche che il Canada diventi la 51esima stella della bandiera americana, mentre il Golfo del Messico dovrebbe essere ribattezzato 'Golfo d’America'. Trump ha criticato i Paesi della NATO, affermando che devono contribuire con il 5% del loro PIL per la difesa, sottolineando come la Germania contribuisca solo con l'1%. Ha avvertito che Washington potrebbe abbandonare questi Paesi in caso contrario, lasciandoli vulnerabili a Putin.

Tra le sue affermazioni più controversie, Trump ha chiesto la liberazione immediata degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, avvertendo che in caso contrario scatenerebbe 'l'inferno' in Medio Oriente. Questa dichiarazione arriva in un momento in cui Trump si posiziona come un leader forte e determinato, perseguendo una visione espansionista per gli Stati Uniti.

Ma perché Trump è così interessato alla Groenlandia? La risposta risiede in una combinazione di fattori economici e strategici legati alle risorse naturali e alle opportunità commerciali emergenti, specialmente a causa dei cambiamenti climatici. La Groenlandia, per l’80% coperta da ghiaccio, sta mostrando potenzialità inespresse per l'estrazione di terre rare, vitali per la tecnologia moderna.

Nonostante le sue affermazioni, il governo danese ha risposto fermamente, affermando che 'la Groenlandia non è in vendita' e che il forte desiderio della popolazione groenlandese è quello di proseguire verso l’indipendenza. Mette Frederiksen, premier danese, ha ribadito che gli Stati Uniti rimangono il loro alleato più importante, ma ha chiaramente negato la possibilità di una vendita della Groenlandia.

In parallelo, Trump ha esposto le sue ambizioni riguardo al Canale di Panama, criticando l’ex presidente Jimmy Carter per aver ceduto il controllo del Canale nel 1977. Ha espresso la sua intenzione di rinegoziare i termini del controllo sul Canale, sottolineando l'importanza strategica della sua posizione.

Tra le sue affermazioni, Trump ha inoltre menzionato il suo incontro previsto con Putin, evidenziando la delicatezza della situazione attuale e la necessità di una discussione tempestiva sulla pace. I suoi messaggi si sono fatti sempre più provocatori, invitando i leader mondiali a tenere conto del suo rinnovato approccio alla politica estera americana e sottolineando la sua volontà di esercitare una forte egemonia globale. La domanda ora sorge: come reagiranno i leader mondiali a queste dichiarazioni audaci e provocatorie?