Il premier polacco Donald Tusk ha lanciato un forte monito riguardo alla situazione in Ucraina, affermando che "la diplomazia telefonica non fermerà Putin".

In un'intervista, Tusk ha evidenziato che l'attacco notturno russo rappresenta uno dei più significativi della guerra in corso, dimostrando che le semplici conversazioni non possono sostituire il vero supporto militare e politico che l'Ucraina necessita. "Nessuno può pensare che le telefonate tra leader mondiali possano essere sufficienti a fermare le aggressioni di Mosca", ha dichiarato con fermezza.

Tusk ha inoltre sollecitato una risposta unita da parte dell'Occidente, incarnando la necessità urgente di fornire assistenza strategica e militare a Kyiv. Recenti rapporti indicano un crescente deterioramento delle condizioni di sicurezza nella regione, e la continua aggressione della Russia sottolinea l'importanza di un intervento più deciso. La comunità internazionale deve agire ora, prima che sia troppo tardi.

La situazione resta critica e la determinazione di leader come Tusk è fondamentale per mobilitare una reazione coordinata, non solo attraverso il dialogo, ma anche tramite azioni concrete a sostegno dell'Ucraina.