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Uccide 14 amici con il cianuro: la condanna a morte che ha sconvolto la Thailandia! Scopri la verità dietro questo caso di omicidio seriale!

2024-11-21

Autore: Maria

Una donna, Sararat Rangsiwuthaporn, è stata condannata a morte in Thailandia dopo essere stata accusata di aver assassinato 14 persone, un caso di omicidio seriale che ha scosso l'intera nazione. La notizia è stata riportata dalla CNN e ha suscitato un'ondata di indignazione e incredulità.

L’ultimo omicidio è avvenuto lo scorso anno quando Sararat ha avvelenato la sua amica Siriporn Khanwong aggiungendo cianuro al suo cibo, rubandole successivamente beni per un valore di oltre 4.400 dollari. Secondo il tribunale di Bangkok, la donna era affetta da una forte dipendenza dal gioco d'azzardo, e ha commesso gli omicidi per saldare i suoi debiti.

Il drammatico evento è avvenuto durante un viaggio in provincia di Ratchaburi nell'aprile 2023, dove le due donne avevano partecipato a un rituale buddista. Dopo aver mangiato, Siriporn ha avuto un collasso ed è morta, mentre Sararat ha mostrato totale indifferenza, non tentando di prestarle soccorso. I successivi accertamenti hanno rivelato la presenza di cianuro nel corpo della vittima.

Ma il caso non si ferma qui: le indagini hanno portato alla luce altri almeno 13 omicidi simili risalenti al 2015. In uno dei casi, una donna è sopravvissuta, ma ha confessato di non aver mai denunciato Sararat. Un elemento che ha ulteriormente acceso i riflettori sul caso è stato il legame di Sararat con il suo ex marito, un ex alto ufficiale di polizia. Entrambi sono stati condannati a pene detentive per aver cercato di nascondere prove che avrebbero potuto aiutarla a evitare il processo.

Questo atroce crimine ha scatenato un dibattito nazionale sulla sicurezza e la giustizia in Thailandia, portando a interrogarsi sulla misura in cui il gioco d'azzardo e altre forme di dipendenza possono portare a comportamenti violenti e antisociali. L’opinione pubblica si chiede quali siano le responsabilità delle istituzioni nel prevenire tali tragedie.