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Ucraina e Russia: le ultime novità sulla guerra di Putin al 29 dicembre

2024-12-29

Autore: Matteo

In un'importante dichiarazione, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha annunciato che Mosca eliminerà la proposta di moratoria sullo spiegamento di missili a corto e medio raggio. Lavrov ha dichiarato a Ria Novosti: "Stiamo valutando la situazione in base alle azioni destabilizzanti di Stati Uniti e NATO, e alle minacce derivanti da queste."

Durante le sue affermazioni, ha anche menzionato le proposte del piano di pace avanzato da Donald Trump, che includono l'idea di ritardare per 20 anni l'adesione dell'Ucraina alla NATO e l'invio di forze di pace dell'UE e del Regno Unito. Sebbene Lavrov non abbia escluso completamente queste proposte, ha sottolineato che finora non ci sono stati segnali ufficiali dagli Stati Uniti riguardo a una possibile soluzione per il conflitto in Ucraina.

"Al momento non vediamo alcun processo di pace in vista a causa della posizione del governo di Kiev", ha confermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.

Inoltre, Putin ha firmato una legge che inasprisce le pene per reati di rivolta armata e ammutinamento in Russia, segno di un clima politico sempre più teso nel Paese.

La questione dell'armamento si fa sempre più scottante. Recentemente, Putin ha riportato che il missile balistico ipersonico Oreshnik è stato utilizzato in Ucraina in un attacco a novembre, dopo quasi mille giorni dall'inizio del conflitto. Il presidente russo ha dichiarato che questa nuova arma ha la capacità di colpire "tutto il territorio europeo", e rappresenta un passo importante verso la produzione di armamenti moderni.

Nel contesto di un possibile incontro tra le leadership russa e ucraina, un gruppo di consiglieri di Trump ha affermato che l'ex presidente desidera che le due parti vengano a un tavolo negoziale per discutere un cessate il fuoco fin dal primo giorno della sua eventuale amministrazione. Tuttavia, non ci sono piani concreti al riguardo.

Mentre i combattimenti continuano, il giornale statunitense Newsweek ha ipotizzato nuovi possibili fronti in caso di escalation militare della Russia oltre l'Ucraina. Questa situazione rappresenta un campanello d'allarme, poiché segnala potenziali rischi anche per la sicurezza dell'Europa.

Con la prospettiva di un 2025 che tutti auspicano possa portare la pace, la strada per una soluzione negoziata si fa sempre più impervia. Le recenti affermazioni di Lavrov, relative alla difficoltà di discutere proposte americane, sollevano interrogativi su quale sia il futuro del conflitto, che continua a destare preoccupazioni a livello mondiale.