Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il successo del test del missile ipersonico Oreshnik, avvenuto ieri in Ucraina. Ha avvertito che la Russia continuerà a sperimentare questi missili in "situazioni di combattimento", sottolineando che gli Oreshnik possono colpire obiettivi in tutto il continente europeo. Questa informazione è stata confermata dal comandante delle forze missilistiche russe.

Dall'altra parte, l'Ucraina sta richiedendo ai suoi alleati occidentali l'invio di sistemi difensivi aerei aggiornati. Questo appello è stato fatto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, soprattutto dopo il recente lancio da parte della Russia di un missile balistico ipersonico sulla città di Dnipro.

Il premier polacco Donald Tusk ha dichiarato: "La guerra a est sta entrando in una fase decisiva e sta raggiungendo proporzioni drammatiche. La minaccia di un conflitto globale è seria e reale". Queste parole evidenziano la crescente preoccupazione per la stabilità dell'Europa.

Secondo fonti dello stato maggiore di Kiev, l'Ucraina non ha intenzione di ritirarsi dalla regione russa di Kursk in questa fase, controllando ancora circa 800 chilometri quadrati della zona. In questo contesto, è importante sottolineare che i militari ucraini sono determinati a mantenere la loro presenza nella regione fino a quando non sarà sicuro ritirarsi.

La situazione nella regione di corsa ha visto anche l'arrivo di circa 11.000 soldati nordcoreani, dislocati per fornire supporto all'esercito russo. Questi rinforzi sono stati inviati dopo che le forze ucraine hanno ripreso il controllo di alcune zone. Secondo il National Intelligence Service (NIS) di Seul, le truppe nordcoreane sono state recentemente trasferite nella regione dopo aver completato un ciclo di addestramento nella Russia nordorientale.

Il premier britannico Keir Starmer ha recentemente discusso la situazione in Ucraina con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Starmer ha enfatizzato l'importanza di mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile in vista dell'inverno, richiamando l'attenzione sulla necessità per i Paesi della Nato di aumentare il sostegno alla difesa collettiva.

In un contesto di crescente tensione, il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha sottolineato che la leadership russa deve affrontare le proprie responsabilità per i crimini commessi in Ucraina. Ha esortato la comunità internazionale a garantire che i leader russi non possano sottrarsi alle loro responsabilità.

In sintesi, la situazione civile in Ucraina rimane critica, con molte regioni che soffrono a causa del conflitto e delle violenze, mentre i negoziati per una potenziale risoluzione sembrano distanti. Allo stesso tempo, la cooperazione internazionale è di fondamentale importanza per sostenere l'Ucraina e prevenire un'ulteriore escalation del conflitto.