Mosca ha espresso preoccupazione per la recente sperimentazione del missile ipersonico Oreshnik sull'Ucraina, un test descritto dal ministro degli Esteri Serghiei Lavrov come un segnale che gli Stati Uniti e i suoi alleati devono "prendere sul serio".

Lavrov ha avvertito che la Russia è pronta a difendere i propri interessi con "qualsiasi mezzo" necessario per prevenire quella che descrivono come una "sconfitta strategica".

Nel frattempo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la quale ha ribadito il totale sostegno dell'Italia all'Ucraina, enfatizzando l'importanza di lavorare per una pace giusta.

I due leader hanno discusso le prossime iniziative diplomatiche, in vista del Consiglio Europeo.

La situazione sul campo è grave, con un attacco russo che ha provocato la morte di almeno sette persone nella regione di Zaporizhzhia, secondo il governatore Ivan Fedorov.

L'intensificazione dei combattimenti, in un contesto già devastato dalla guerra, solleva timori sempre più elevati per la sicurezza civile in Ucraina.

Nel contesto economico, il rublo ha registrato un crollo ai minimi storici dall'inverno del 2022, mentre l'inflazione in Russia continua a galoppare attorno al 9%, costringendo la banca centrale a innalzare i tassi di interesse al 21%, il livello più alto dalla fine dell'Unione Sovietica.

Le stime future per l'economia russa non sono rosee, con una crescita prevista tra lo 0,5% e l'1,5% per il prossimo anno, a fronte di una crisi crescente per molte aziende.

Intanto, l'importanza della Bielorussia come punto di transito nel sostegno all'economia russa è stata sottolineata durante un'audizione con la Commissione sulla sicurezza e la cooperazione in Europa.

I funzionari occidentali sono particolarmente preoccupati per questa cooperazione tra autarchie, che comprende anche Paesi come Cina, Corea del Nord e Iran, evidenziando la necessità di misure adeguate contro il regime di Minsk.

Il conflitto, iniziato il 24 febbraio 2022, ha visto una drammatica escalation delle minacce relative all'uso di armi nucleari, con dichiarazioni allarmanti da parte di Putin riguardo a una guerra "globale".

Sebbene ci sia la speranza che il Cremlino stia cercando solo di intimidire, la comunità internazionale rimane in attesa di quale potrebbe essere la risposta a eventuali attacchi nucleari.

Infine, per quanto riguarda gli interessi economici italiani in Russia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha presieduto un incontro per discutere delle misure a tutela delle imprese italiane operanti nel Paese, in un periodo in cui la situazione economica è incerta e le sanzioni internazionali continuano a pesare.

Tajani ha assicurato che il Governo secondo queste linee guida sta seguendo con attenzione l'evolversi della situazione.