In un articolo recente, si discute del potenziale coinvolgimento delle Nazioni Unite nelle operazioni di peacekeeping in Ucraina, un meccanismo che si sta esplorando per garantire la sicurezza di Kiev. Secondo queste ipotesi, si prevede di stabilire quattro livelli di interposizione. I caschi blu dell'Onu, provenienti da nazioni non europee, sarebbero schierati in una zona demilitarizzata per monitorare il rispetto delle tregue. Le forze ucraine occuperebbero il secondo livello, mentre il terzo sarebbe costituito da contingenti di volontari, possibilmente attivi al confine occidentale dell'Ucraina. Infine, gli Stati Uniti fungerebbero da sostegno, o "backstop".

Donald Trump ha commentato questo piano dicendo: "Le linee guida principali dell'accordo sull'Ucraina sono state stabilite dopo aver colloquiato con Putin e Zelensky".

Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso scetticismo circa l'efficacia dell'Onu come scudo contro la minaccia russa, dichiarando: "Con tutto il rispetto, l'Onu non ci proteggerebbe dall'invasione o dal desiderio di Putin di tornare". Durante una conferenza stampa con il presidente ceco Petr Pavel, ha sottolineato che l'Onu non deve essere vista come un'alternativa a un contingente militare o a garanzie di sicurezza concrete.

Fatti recenti segnalano che nella serata del giorno precedente, un drone ucraino ha causato un'esplosione in un condominio di lusso a Rostov sul Don, una città russa. Il governatore locale, Yuriy Slyusar, ha confermato l'incidente su Telegram, riportando che almeno due persone sono rimaste ferite.

Un attacco drammatico ha avuto luogo a Zaporizhzhia, dove tre membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid aereo, incluso una ragazza di 14 anni. Questo tragico evento ha suscitato l'indignazione delle autorità ucraine, che vedono la Russia come responsabile di questa violazione del cessate il fuoco.

Nel frattempo, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha condiviso la sua opinione riguardo al piano di interposizione per l'Ucraina: "L'Onu dovrebbe fornire un quadro giuridico per l'operazione, non solo come missione occidentale". Ha descritto anche un piano ambizioso che richiederà anni per sviluppare una solida capacità di difesa, sottolineando che non è necessario modificare i trattati dell'Unione Europea per creare un esercito comune. "L'approccio della NATO è già efficiente, e possiamo costruire su di esso".

Inarrestabile, il conflitto continua a mostrare il suo volto brutale, con civili che perdono la vita e case distrutte, mentre le trattative diplomatiche sembrano procedere a rilento.