Finanze

Ultime Ore per le Partite IVA: Scadenza per Aderire al Concordato Fiscale!

2024-12-12

Autore: Maria

Oggi scade il termine ultimo per tutte le partite IVA che desiderano aderire al concordato biennale preventivo con il fisco. Questa opportunità è stata riaperta a seguito della scadenza originale dello scorso ottobre, offrendo un’ulteriore finestra per coloro che, nonostante soddisfino i requisiti, non si erano ancora iscritti. È importante notare che questa nuova scadenza si chiuderà il 12 dicembre 2024.

Il concordato prevede che per un periodo di due anni i lavoratori autonomi possano pagare le tasse secondo una proposta formulata dall'Agenzia delle Entrate, che si basa sui dati disponibili nelle banche dati dell'Amministrazione finanziaria e sui redditi dichiarati dai contribuenti. Questa misura ha come principale obiettivo facilitare la regolarizzazione delle posizioni fiscali degli autonomi, evitando sanzioni e accertamenti severi.

Ma perché è stata concessa questa proroga? I recenti dati suggeriscono che la precedente sanatoria, che si è chiusa il 31 ottobre, ha generato proventi significativamente inferiori alle aspettative, accumulando solo 1,3 miliardi di euro. Questa cifra è ritenuta insufficiente per finanziare l’atteso abbassamento dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60mila euro; una misura che necessita di almeno 4 miliardi di euro per essere attuata. Questo ha portato, quindi, a una certa pressione politica, principalmente da parte di Forza Italia, che continua a fare appello per una riduzione fiscale rivolta al ceto medio.

Inoltre, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha lanciato una campagna anti-evasione, senza precedenti, per incoraggiare l'adesione delle partite IVA a questo secondo turno del concordato. Tra le iniziative vi è un comunicato contro i lavoratori autonomi 'furbetti' e l'invio di circa 700.000 lettere a quei contribuenti che dichiarano redditi inferiori a quelli dei loro dipendenti, restando sotto la soglia di 15.000 euro, al di sotto del reddito minimo previsto per beneficiare del concordato.

Il clima politico attorno a questo tema è teso: Matteo Salvini ha criticato aspramente l'iniziativa del Mef, sostenendo che le lettere inviate sono inappropriate e che il concordato ha subito un'alterazione rispetto alla sua natura originaria, che doveva essere caratterizzata da un patto di lealtà tra contribuente e fisco. Dall'altro lato, Maurizio Leo, viceministro dell'Economia, ha difeso l'operato dell'Agenzia, dichiarando che non ci sono intenti punitivi, ma solamente il desiderio di creare un rapporto collaborativo intento a prevenire irregolarità.

Con la scadenza che si avvicina rapidamente, le partite IVA sono invitate a prendere decisioni rapide, mentre il governo promette di lavorare verso una riforma fiscale che possa garantire più equità e trasparenza nel rapporto con i contribuenti. Non perdere questa opportunità, la tua situazione fiscale potrebbe dipendere da questa scelta!