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Università di Catania: la polemica esplode dopo la vittoria del dottorato da parte della coordinatrice del dipartimento: "Scandalo senza precedenti!"

2024-10-08

Autore: Matteo

La controversa situazione che coinvolge Teresa Cunsolo, funzionaria di fiducia dell'Università di Catania, è al centro di un acceso dibattito accademico. Cunsolo, attualmente ricoprendo ruoli chiave come quello di consigliere di amministrazione, collaboratrice dello staff del Rettore e coordinatrice amministrativa del Dipartimento di Scienze umanistiche, ha vinto un dottorato di ricerca bandito proprio dal suo dipartimento. Questo dottorato è un'opportunità di ricerca non retribuita, e la notizia è giunta senza alcun commento ufficiale da parte dei vertici dell'ateneo, nonostante numerose richieste di chiarimenti.

La vicenda ha suscitato preoccupazione e indignazione tra gli oltre ottanta candidati che hanno gareggiato per uno dei sette posti disponibili nel dottorato in Scienze dell’interpretazione. Cunsolo ha superato la selezione e ha ottenuto il settimo posto con un punteggio di 97,10 su 120. La sua posizione di coordinatrice amministrativa del dipartimento le conferisce un'influenza significativa sulla gestione e sull'attivazione dei corsi di dottorato, nonostante non ci siano norme esplicite che impediscano a un consigliere di amministrazione di partecipare a un concorso per un dottorato.

La questione dell'inopportunità della vittoria di Cunsolo è stata sollevata da esperti e docenti, tra cui Saverio Regasto dell'Università di Brescia, che ha sottolineato come la sua doppia carica possa sollevare dubbi sulla trasparenza delle procedure. Nonostante Cunsolo sia ufficialmente in maternità, potrebbe continuare a percepire il suo stipendio senza dover richiedere un congedo. Le accuse di conflitto di interessi sono amplificate dalla storia recente dell'Università di Catania, segnata da polemiche e scandali che hanno compromesso la sua reputazione.

Una studentessa che ha partecipato al concorso ha espresso le sue riserve riguardo alla trasparenza del processo di selezione: "È difficile credere che il comitato di selezione sia stato completamente imparziale, considerando che la coordinatrice è ben nota a tutti".

Cosa succederà adesso? Attualmente, il caso Cunsolo è sotto la lente d'ingrandimento, e la comunità accademica chiede maggiore chiarezza e un'inchiesta approfondita per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro. Resta da vedere come si evolverà questa incresciosa situazione, ma già si parla di una possibile richiesta di dimissioni e di riforme nei processi di selezione per i dottorati di ricerca. La trasparenza e la meritocrazia nell'istruzione superiore sono essenziali, e gli occhi dell'Italia sono ora puntati sull'Università di Catania.