Scienza

Università di Genova: I precari bloccano le sedi in segno di protesta contro i tagli e la riforma Bernini

2024-12-17

Autore: Sofia

Genova. Oggi, martedì 17 dicembre, il mondo accademico di Genova ha vissuto una giornata di protesta senza precedenti. Diverse sedi dell’Ateneo, tra cui Economia, Scienze umanistiche (Balbi 4) e Scienze politiche (Albergo dei poveri e Orto botanico), sono state chiuse simbolicamente dai precari dell'università.

Nella notte, questi hanno utilizzato nastri e cartelli stradali per chiudere le vie d'accesso ai principali edifici universitari, esprimendo il loro dissenso nei confronti dei pesanti tagli al finanziamento dell’università pubblica e della controversa riforma Bernini, che minaccia di cambiare radicalmente il panorama accademico italiano.

La mobilitazione ha visto la partecipazione di quasi 400 persone tra studenti, docenti, dottorandi, assegnisti e personale precario, uniti nel firmare una lettera aperta. "Di fronte alle minacce che incombono sull'Università di Genova, chiediamo una presa di posizione urgente da parte della governance dell’Ateneo per tutelare la comunità universitaria in tutte le sue componenti – si legge nella lettera – Chiediamo altresì che il Senato accademico esprima il proprio dissenso e che il Rettore porti avanti queste istanze in tutte le sedi istituzionali per difendere l'Università pubblica, minacciata di totale smantellamento".

Gli studenti e i precari insistono sulla necessità di un dialogo aperto con le autorità accademiche e governative, avvertendo che ulteriori azioni di protesta sono in programma se le loro richieste non verranno prese in considerazione. Questa protesta segna un cambio di rotta nel modo in cui gli attori del mondo accademico percepiscono e affrontano le sfide attuali, nel tentativo di proteggere il futuro della formazione pubblica in Italia.