Salute

Va in ospedale per un mal di pancia, ma scopre di avere una palla di capelli nello stomaco!

2024-10-04

Sophia, una bambina di soli 9 anni, è giunta in ospedale con i genitori lamentando un forte mal di pancia. Non presentava febbre, ma il dolore addominale e i frequenti episodi di vomito destavano preoccupazione tra i medici del Norfolk and Norwich University Hospital nel Regno Unito. Dopo un'accurata visita, è emerso che Sophia soffriva di una condizione rara conosciuta come Sindrome di Raperonzolo, un disturbo compulsivo che spinge i colpiti a mangiare i capelli, spesso in modo inconscio. Questa situazione, purtroppo, può rivelarsi molto pericolosa.

La madre di Sophia ricorda con angoscia l’arrivo in ospedale: "Quando siamo arrivati, Sophia urlava dal dolore. I medici hanno scoperto un ammasso di capelli bloccato nello stomaco, che aveva danneggiato parti del suo intestino". Finalmente, dopo un intervento chirurgico della durata di quattro ore e mezza, i dottori sono riusciti a rimuovere la massa. Dopo dieci giorni di ricovero, Sophia ha potuto finalmente tornare a casa.

Il percorso di Sophia

La piccola ha iniziato a strapparsi e mangiare i capelli all'età di soli 18 mesi; un'azione che considerava rilassante. Nonostante i tentativi della madre di interrompere questo comportamento, applicando olio d'oliva sui capelli e facendole indossare dei guanti mentre dormiva, la situazione è degenerata. La madre ricorda: "A quattro anni, Sophia ha vomitato una pallina di capelli. Quando è stata portata in ospedale, i dottori non riuscirono a capire cosa stesse accadendo, ma fortunatamente si riprese. "Ma l'abitudine continuava a tormentarla", ha aggiunto.

Nonostante avesse smesso per un certo periodo, il 12 dicembre dello scorso anno la situazione è diventata critica. La madre racconta: "Svegliandomi, l'ho sentita piangere, dicendo di sentirsi morire. Stava vomitando e poi è svenuta. La abbiamo portata d'urgenza al pronto soccorso". I medici hanno constatato che nel suo stomaco si era formata una massa grande quanto l’addome, che causava ulcere pericolose. Fortunatamente, dopo l'operazione, Sophia è guarita e a casa, la madre ha espresso un incredibile sollievo.

"La Sindrome di Raperonzolo è poco conosciuta. Siamo stati fortunati", ha aggiunto la madre, sottolineando la rapidità con cui hanno agito per evitare complicazioni gravi, come la sepsi.

Cos’è la Sindrome di Raperonzolo?

Nota anche come tricofagia, si tratta di un disturbo ossessivo compulsivo che spinge gli individui a mangiare in modo compulsivo i propri capelli. Questa condizione, derivante dal greco "trico" (capello) e "fagia" (mangiare), può portare a gravi conseguenze per la salute, compresa la formazione di tricobezoari, che sono masse di capelli che si accumulano nel sistema digestivo causando sintomi come dolore addominale, nausea, vomito e, in alcuni casi, la necessità di un intervento chirurgico.

Complicazioni e trattamento

Oltre ai fastidi fisici, i disturbi legati alla tricofagia possono causare anche problemi psicologici. La terapia cognitivo-comportamentale è spesso utilizzata per aiutare i pazienti a gestire le loro compulsioni. Nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci per alleviare i sintomi di ansia e depressione che spesso accompagnano queste condizioni. L’intervento chirurgico rimane la soluzione principale per rimuovere le masse di capelli, necessarie nei casi come quello di Sophia, dove la dimensione e la gravità della situazione richiedono un’attenzione immediata e specializzata.

La storia di Sophia è un potente promemoria di quanto possa essere insidioso un disturbo apparentemente innocuo e della necessità di agire prontamente in situazioni di rischio per la salute.