Il match inizia a ritmi vertiginosi. Dopo appena 2 minuti, il Venezia colpisce con Oristanio, che dal corner segna di testa, interrompendo un digiuno che durava dall'ultima rete realizzata a gennaio contro il Lecce. Ma il Verona non ci sta e risponde subito: Lazovic sfiora il palo, poi è Tengstedt a pareggiare al 9' con il suo terzo gol di questa stagione, grazie all'assist di Mosquera.

Il primo tempo si gioca su un equilibrio vibrante, con il Verona in cerca di un secondo gol e il Venezia capace di creare pericoli con Haps e Doumbia, al suo esordio da titolare.

Nella ripresa, il ritmo cala un po' e i primi tentativi non portano risultati significativi. Tuttavia, l'allenatore Di Francesco decide di cambiare assetto mandando in campo Ellertsson e Zampano. Il Venezia cambia schema, passando a un 4-2-3-1, ma le emozioni scarseggiano. Duda si rende pericoloso con un tiro che impegna Joronen, e Livramento sfiora il gol con una conclusione a giro che tremola la traversa.

L'Hellas continua a premere, mentre il Venezia sembra incapace di ripartire efficacemente dalla difesa. Di Francesco decide di affidarsi anche a Gytkyaer e Yeboah. Al 81', il Verona trova finalmente la rimonta perfetta: su corner di Lazovic, Joronen colpisce sfortunatamente il pallone di testa di Kastanos e lo infila nella propria porta, segnando così il 2-1.

Il finale di partita non è privo di emozioni. Di Francesco prova a rimettere in gioco la squadra inserendo il giovane Raimondo, mentre l'ultimo brivido lo provoca Magnani con un goffo intervento che costringe Montipò a una grande parata. Con questa vittoria, il Verona ha dimostrato una volta di più la sua resilienza, mentre il Venezia dovrà riflettere su come trovare maggiore incisività in attacco. Se volete sapere di più su come questo risultato influisce sulla classifica, restate con noi!