Violenza in una scuola di Castellammare: docente aggredita da 30 genitori, indagini in corso
2024-11-21
Autore: Marco
Il mondo della scuola è sotto shock dopo l'aggressione avvenuta il 14 novembre, quando una docente di sostegno di 37 anni, Veronica Sposito, è stata picchiata da un gruppo di 30 genitori. L'incidente è scaturito da presunte accuse di comportamenti inappropriati, tra cui l’invio di messaggi a contenuto sessuale in una chat con alcuni alunni chiamata "La Saletta".
La Procura ha formalmente iscritto la docente nel registro degli indagati, definendo l’iscrizione come un "atto dovuto" per consentire accertamenti sul suo cellulare, già sequestrato. I genitori, che hanno presentato denuncia, sostengono che nella chat siano stati condivisi audio e video inappropriati. Inoltre, il clima di tensione è aumentato dopo la sospensione di un alunno, avvenuta due giorni prima dell'aggressione, per aver fumato nei bagni, coinvolgendo anche il ragazzo nella controversa chat.
Le indagini stanno considerando la possibilità che la chat sia stata manipolata per vendetta nei confronti della docente. Recentemente, la Sposito ha anche subito minacce di morte tramite social media, e un precedente hacking del suo telefono potrebbe aver aggravato la situazione.
Parallelamente, prosegue l’inchiesta riguardante la violenta aggressione. Durante l’evento, la docente ha riportato un trauma cranico che richiederà almeno 10 giorni di convalescenza, mentre un padre che ha cercato di difenderla ha subito una frattura al polso. I momenti di caos si sono svolti nei corridoi della scuola, con insulti e minacce di morte da parte del gruppo di genitori infuriati. Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato che si provvederà a un'ispezione nella scuola, già riconosciuta per essere stata la prima in Italia a attivare i fondi per i Pon estivi.
Questa inquietante vicenda mette in evidenza le tensioni crescenti tra famiglie e istituzioni educative, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo e di azioni preventive per garantire la sicurezza nelle scuole. Gli sviluppi futuri di questa indagine potrebbero avere ripercussioni significative non solo sulla docente coinvolta, ma su tutto il sistema scolastico.