Nel corso di un'intervista, Javier Zanetti ha parlato dell'incontro avuto con il noto ultras Bellocco, chiarendo diversi punti controversi sulla situazione attuale che coinvolge la tifoseria dell'Inter. "Ho discusso di questo con i membri della dirigenza, non direttamente con Marotta", ha spiegato Zanetti, ex capitano e ora vicepresidente del club nerazzurro.

L'ex calciatore ha sottolineato che la questione dei biglietti era già nota alla società e ha affermato che non aveva alcun "compito esecutivo nel consiglio". Riguardo ai contatti con Ferdico, uno degli ultras, in merito alla sorveglianza poliziesca sulla curva in seguito all’omicidio di Baiocchi, Zanetti ha considerato "normale" il clima tra i tifosi. Secondo lui, nel corso dei suoi 30 anni a Milano, la tifoseria non ha mai avuto comportamenti scorretti nei confronti della società.

Inoltre, Zanetti ha raccontato dell'incontro con Bellocco, il quale è stato ucciso lo scorso 4 settembre, dichiarando: "L'ho visto una sola volta, me lo hanno presentato alcuni membri della curva in un contesto conviviale".

Anche il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, è stato interpellato sulla questione e ha espresso la sua opinione sulle telefonate tra l'allenatore Inzaghi e gli ultras, affermando: "Non mi è mai capitato che qualcuno mi contattasse per questioni simili, e se succedesse, saprei come interrompere la conversazione".

La gestione delle relazioni tra club e tifosi è un tema sempre più caldo nel calcio moderno, e le dichiarazioni di Zanetti e Spalletti fanno luce su un aspetto spesso controverso. Affrontare i legami tra le istituzioni calcistiche e la tifoseria è cruciale per il futuro delle squadre, in particolare per mantenere un ambiente sano e sicuro per tutti.