Attacchi hacker filorussi ai ministeri italiani: Meloni sotto attacco per il supporto all'Ucraina
2025-01-11
Autore: Marco
Gli hacker filorussi di 'Noname057(16)' hanno nuovamente preso di mira i siti web di vari ministeri italiani, attuando attacchi Ddos (Distributed denial of service) che hanno portato a significativi disagi e interruzioni temporanee dei servizi. Questa offensiva, che giunge due settimane dopo il loro ultimo attacco, ha colpito il ministero degli Esteri, Infrastrutture e Trasporti, e altre istituzioni come la Consob e le forze armate italiane.
Il team del Computer security incident response team (Csirt) dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale è già intervenuto per supportare il ripristino delle funzionalità dei sistemi compromessi.
Il 28 dicembre, il sito della Farnesina e i portali degli aeroporti di Malpensa e Linate erano stati nuovamente attaccati, con disagi contenuti. Durante gli attacchi, gli hacker hanno espresso la loro indignazione nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accusandola di aver confermato il pieno sostegno italiano all'Ucraina durante un incontro con il presidente Zelensky a Roma. Meloni ha dichiarato che l'Italia continuerà ad assistere l'Ucraina nella difesa dei suoi interessi e nel perseguimento di una pace giusta e duratura.
Gli hacker hanno lanciato un chiaro avvertimento all'Italia, suggerendo che il paese dovrebbe concentrare maggiormente le sue energie sulla propria sicurezza informatica. Inizialmente, la loro guerra cibernetica è cominciata nel marzo 2022, e da allora hanno rivendicato responsabilità di attacchi contro obiettivi ucraini e nazioni che considerano "nemiche della Russia". In particolare, già durante la visita di Zelensky a Roma nel 2023, i pirati informatici avevano messo in atto un attacco coordinato.
Nell'ambito della crescente preoccupazione per la cybersicurezza, la Banca d'Italia ha recentemente indetto una gara d'appalto per sviluppare una rete più sicura, di tipo 'fuori banda' (Oobm), che possa resistere a guasti di ampia scala e eventi improvvisi, in risposta alle minacce cibernetiche. Questo è un chiaro segnale della crescente attenzione verso la necessità di proteggere le infrastrutture critiche italiane dalle crescenti minacce cyber.