Calenzano: l'esplosione al deposito Eni e il mistero della nube di vapore di carburanti
2024-12-13
Autore: Francesco
Nuovi e sconvolgenti dettagli stanno emergendo dall'inchiesta condotta dalla procura di Prato riguardo l'esplosione devastante che ha colpito il deposito Eni di Calenzano, avvenuta il 9 dicembre. L'incidente, che ha causato la morte di 5 persone e numerosi feriti, avrebbe potuto essere innescato dal sollevamento di un carrello attraverso un macchinario situato vicino a una nube di vapore di carburanti.
I testimoni e i video raccolti confermano la presenza di fumi nocivi prima della violenta deflagrazione. Era in corso la manutenzione su due pensiline: una per il caricamento di carburante e l’altra per riparare raccoglitori di vapori che non funzionavano correttamente, aumentando il rischio di esplosione.
Il sindaco di Calenzano ha dichiarato che ci sono forti dubbi sulla sufficienza delle misure di sicurezza adottate nel sito industriale, evidenziando come sia necessario rivedere le procedure per prevenire simili tragedie in futuro. "Non si è trovato il modo di evitare la tragedia", ha aggiunto.
Si prevede un sopralluogo tecnico da parte della procura per analizzare i danni e valutare eventuali responsabilità. I piani di sicurezza, sia interni che esterni, sono stati sequestrati per verificare la loro applicazione e congruità.
Questo evento tragico, tra i più gravi nel settore industriale italiano negli ultimi anni, ha sollevato un accorato dibattito sulla sicurezza degli impianti ad alto rischio, spingendo le autorità a esaminare con attenzione le misure di prevenzione esistenti. Si teme che possano essere emerse delle lacune in un sistema che dovrebbe garantire la sicurezza dei lavoratori e delle comunità circostanti.
Inoltre, il forte boato è stato avvertito a chilometri di distanza, creando panico tra la popolazione locale e attirando l’attenzione dei media nazionali. Le operazioni di soccorso sono state imponenti, con l’intervento di vigili del fuoco e ambulanze, mentre le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza dopo l'incidente. È chiaro che il ricordo di questa tragedia rimarrà a lungo impresso nella memoria collettiva della comunità fiorentina.