Introduzione

Nel clan degli Scissionisti, un’organizzazione criminale nata da una scissione interna ai Di Lauro, il potere viene tramandato da madre a figlia, rivelando una dinamica familiare profonda e inquietante. Le recenti indagini della procura di Napoli hanno portato all'arresto di 53 persone, tra cui 43 in carcere e 10 ai domiciliari, accusate di far parte della cosca Amato-Pagano, che da oltre vent'anni esercita il controllo sulle attività economiche di Melito, Mugnano e nei quartieri napoletani di Scampia e Secondigliano.

Il Ruolo delle Donne nell'Organizzazione Criminale

L'ordinanza di custodia cautelare firmata dalla giudice Isabella Iaselli, tuttavia, non si limita a descrivere reati violenti, ma svela anche un meccanismo di gestione del potere che vede al centro donne come Debora Amato, 34 anni, che ha preso le redini del clan dopo l’arresto della madre, Rosaria Amato, attualmente in regime di 41 bis. Debora gestisce il sodalizio insieme al marito Domenico Romano e ad altri affiliati, mantenendo forti legami di parentela e confermando la persistente natura familiare della camorra.

Evoluzione delle Attività Criminali

Il clan sta al passo con i tempi: le estorsioni non si limitano solo ai cantieri edili, ma si estendono anche a nuove aree come le ristrutturazioni legate ai superbonus. La novità inquietante è l'inclusione dei minori nei crimini: questi venivano formati direttamente durante le estorsioni, un atteggiamento descritto dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, come una 'strategia per insegnare il controllo del territorio'.

Uso dei Social Media per il Reclutamento

Ma ciò che evidenzia una nuova dimensione nell'attività della camorra è l'uso spregiudicato dei social media, in particolare TikTok e Instagram, per attirare e irretire i giovani. Attraverso post che vantano 'orologi d'oro e auto di lusso', i membri del clan creano una facciata di potere e successo, ingannando le nuove generazioni e trasformando la criminalità organizzata in un fenomeno riconoscibile e desiderabile.

Gli Guadagni e la Strategia di Comunicazione

Secondo l'inchiesta condotta dalla Dia di Napoli, i membri di spicco del clan guadagnano fino a 8.000 euro al mese, sfruttando la loro presenza online non solo per intimidire ma anche per apparire come 'vincitori' nella società, in un modo che ricorda le strategie delle aziende nella loro comunicazione su social media. Gratteri ha sottolineato che la camorra è la prima mafia in Italia a utilizzare i social in questo modo, seguendo un modello già sperimentato dai cartelli messicani.

Ostentazione del Lusso e Cultura Giovanile

Le indagini rivelano anche attività di ostentazione del lusso, come sfilate di auto di alta gamma - Ferrari e Lamborghini - e feste su yacht, tutte documentate sui social. È evidente che la criminalità organizzata non solo si è adattata ai tempi moderni, ma capitalizza anche sulla cultura giovanile contemporanea, unendo tradizione e innovazione in un modo allarmante. Questo fenomeno rappresenta una vera sfida per le forze dell'ordine e per la società, che deve affrontare le intersezioni tra gioventù, cultura digitale e criminalità.