"Condono per i no vax: un costo di 180 milioni che offende le vittime del Covid"
2024-12-11
Autore: Matteo
Mentre l'OCSE denuncia che un italiano adulto su tre è un analfabeta funzionale, il governo Meloni decide di ‘regalare’ un condono di Natale a quasi due milioni di no vax, annullando le multe di 100 euro per coloro che, seguendo teorie antiscientifiche, hanno rifiutato di vaccinarsi contro il Covid-19.
Questa decisione, proposta da Giorgia Meloni, appare ancora più surreale alla luce delle difficoltà in cui versa il Sistema Sanitario Nazionale, che necessita di ingenti risorse per evitare il collasso, come evidenziato dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, durante una recente audizione.
"È un messaggio che mina la fiducia nelle istituzioni e nella salute pubblica," spiega Cartabellotta. "La vaccinazione non era solo una scelta individuale, ma un atto di responsabilità collettiva. Ignorare le norme oggi, graziare chi le ha violate, svilisce il gesto civico e promuove un messaggio pericoloso: le regole non contano."
Questa manovra non è solo una delusione per chi ha rispettato le normative, ma un affronto per le famiglie delle vittime del Covid, molte delle quali avrebbero potuto salvarsi se avessimo avuto i vaccini disponibili durante la prima ondata della pandemia.
Cartabellotta sottolinea che "condonare le multe a chi ha scelto di non vaccinarsi è un insulto alla memoria dei deceduti e ai loro cari," evidenziando che ogni vita persa rappresenta una tragedia collettiva.
Inoltre, la questione economica è altrettanto cruciale: il rinuncio a 180 milioni di euro non è solo discutibile dal punto di vista etico, ma priva lo Stato di risorse che potrebbero migliorare i servizi per la maggioranza degli italiani che si sono comportati in modo responsabile.
"Questi 180 milioni avrebbero potuto essere utilizzati per ridurre le liste di attesa e migliorare le cure per i più vulnerabili. In un momento in cui il Servizio Sanitario Nazionale è in crisi, rinunciare a tali fondi è un vero e proprio scandalo," afferma Cartabellotta.
La sanità italiana è attualmente il tallone d'Achille del governo Meloni, spesso criticato per la scarsità di risorse dedicate al settore. La prossima Legge di Bilancio prevede un ulteriore ridimensionamento del Fondo Sanitario Nazionale, dal 6,12% del 2024 al 5,7% del 2029.
La situazione è allarmante: nel 2023 le famiglie italiane hanno speso oltre 40 miliardi di euro di tasca propria per servizi sanitari, mentre 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a cure a causa di problemi economici.
Queste disuguaglianze non solo minano il principio universale del Sistema Sanitario Nazionale, ma stanno anche alimentando tensioni sociali e territoriali. Le regioni del sud, in particolare, faticano a rispettare gli standard minimi di assistenza e questo divario si allarga sempre di più con il rischio di una spaccatura sempre più profonda tra nord e sud del paese.
"Le disuguaglianze regionali si riflettono nei Livelli Essenziali di Assistenza: solo 13 Regioni nel 2022 hanno rispettato gli standard minimi, e nel Sud solo Puglia e Basilicata ci sono riuscite, restando però tra le ultime," conclude Cartabellotta.
La decisione di condonare le multe ai no vax è quindi molto più di una semplice scelta politica; è una questione che riguarda il rispetto per le vittime del passato e la salvaguardia di un servizio sanitario sempre più affaticato.