Fentanyl: Il Gioco Pericoloso tra Usa e Cina
2024-11-27
Autore: Giovanni
La recente promessa di Donald Trump di aumentare i dazi su Pechino ha l'obiettivo di combattere l'arrivo del fentanyl, un oppioide sintetico che continua a mietere vittime negli Stati Uniti. Ogni anno, decine di migliaia di americani perdono la vita a causa di questo potente farmaco, che viene principalmente prodotto in Cina e introdotto negli Stati Uniti attraverso i cartelli della droga messicani. Questi ultimi combinano precursori chimici per creare la sostanza letale e contrabbandano il prodotto finito oltre il confine.
Negli ultimi anni, la cooperazione tra Washington e Pechino riguardo al fentanyl rappresenta uno dei pochi sviluppi positivi nelle relazioni diplomatiche, specialmente durante l'amministrazione Biden. I colloqui tra Biden e Xi a San Francisco hanno portato la Cina ad ampliare l'elenco dei precursori chimici utilizzati nella produzione di fentanyl, insieme a un maggiore controllo delle sostanze chimiche in questione. Questa cooperazione è stata un'eccezione, considerando il costante clima di tensione tra i due Paesi su questioni come diritti umani e strategia militare.
Nonostante i progressi, gli esperti avvertono che c'è ancora molto lavoro da fare per combattere la diffusione di questo oppioide. I produttori cinesi possono facilmente aggirare le normative, creando nuovi precursori chimici che non rientrano sotto i controlli esistenti. Vanda Felbab-Brown, ricercatrice alla Brookings Institution, ha sottolineato che l'aggiunta di tariffe potrebbe in realtà complicare ulteriormente la situazione, interferendo con gli sforzi di cooperazione tra Stati Uniti e Cina nel 2024.
Inoltre, il governo cinese ha spesso utilizzato la questione del fentanyl come leva nei rapporti con gli Stati Uniti, cercando benefici in cambio della collaborazione. Recentemente, per riavviare i colloqui sulle politiche antidroga, Washington ha acconsentito alla richiesta cinese di annullare le sanzioni su un istituto forense legato al ministero della Pubblica Sicurezza, inserito nella lista nera per le sue connessioni con gli abusi ai danni della minoranza uigura.
Pechino ha una narrazione ben definita, in cui si dipinge come vittima della crisi del fentanyl, attribuendone la colpa al cattivo governo americano. In passato, la Cina ha mostrato disponibilità a collaborare con l'amministrazione Trump, quando nel 2019 decise di bandire il fentanyl, guadagnandosi i ringraziamenti del presidente per il suo "gesto umanitario". Da quel momento, i corpi di sicurezza dei due Paesi hanno cominciato a lavorare insieme per combattere il traffico di droga. Tuttavia, le recenti tensioni legate alla tecnologia e alla sorveglianza, incluso l'abbattimento di un pallone spia cinese, hanno minato questa cooperazione.
Il fentanyl rappresenta non solo una crisi di salute pubblica, ma anche una questione geopolitica complessa, il cui impatto si estende ben oltre i confini nazionali. Con la continua evoluzione del problema, sarà fondamentale monitorare le reazioni tra Stati Uniti e Cina e gli sviluppi delle strategie antidroga di entrambi i Paesi.