Furti d'oro ad Arezzo: due membri di una banda arrestati, rivelato il loro covo segreto
2024-12-03
Autore: Maria
Nelle prime ore del 29 novembre, la polizia ha arrestato due uomini di origine rumena, sospettati di far parte di una banda responsabile di ripetuti furti ai danni di aziende orafe nel territorio aretino. Questi arresti seguono un colpo alla Fullove di Laterina Pergine Valdarno avvenuto nella notte, che ha visto i malviventi fuggire con un bottino non quantificato, oltre a un recente tentativo di furto alla New Chains di Tegoleto, dove i ladri furono costretti a desistere per l'intervento tempestivo delle forze di sicurezza.
Un'operazione congiunta
Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della questura di Arezzo e dai carabinieri della compagnia locale, con il supporto del personale del servizio centrale di Roma. Grazie a segnalazioni ricevute da cittadini e a indagini serrate, le forze dell'ordine hanno potuto sottoporre a fermo due uomini sospetti rintracciati nella zona di Laterina. La loro presenza nei pressi di un bar non lontano dalla stazione dei carabinieri ha destato l'attenzione delle forze dell'ordine, in quanto i due si sono comportati in modo sopra le righe, chiedendo ai passanti di poter utilizzare il telefono.
Ulteriori sviluppi e accertamenti
Durante i controlli, uno dei fermati si trovava a bordo di un'auto Lancia Y, mentre l'altro mostrava sostanziali incongruenze riguardo alla sua presenza nella zona. I successivi accertamenti hanno portato alla scoperta di un covo utilizzato dalla banda situato al di fuori della provincia. All'interno, gli investigatori hanno rinvenuto indumenti e attrezzi utilizzati per i furti, insieme a prove concrete del loro coinvolgimento nei colpi.
Un colpo di scena: collegamenti con altri furti
Non solo: la polizia è riuscita a ricostruire anche la loro presenza durante il tentato furto alla New Chains, grazie a video di sorveglianza che hanno messo in luce il modus operandi dei ladri, portando a una chiara identificazione con il medesimo gruppo criminale.
Chi sono i presunti ladri?
I due uomini, giunti da altre province, sono stati identificati grazie a un lavoro investigativo approfondito. La loro cattura è stata possibile anche grazie alla forte collaborazione tra diverse forze dell'ordine, che hanno messo in campo tutte le risorse disponibili per fermare la ondata di furti che ha colpito il settore orafo aretino.
Ritorno alla legalità
Il pubblico ministero ha richiesto la convalida dei fermi e l'applicazione della custodia cautelare in carcere, che è stata prontamente riconosciuta dal giudice. Gli investigatori continuano a lavorare per assicurare la totale messa in sicurezza delle aziende orafe locali e riportare la tranquillità nella comunità di Arezzo, dove i furti d'arte e oro rappresentano una vera piaga.
Le indagini sono in pieno svolgimento, e ulteriori arresti non sono esclusi. Si auspica che la cattura di questa banda possa costituire un deterrente per altre attività criminali nella regione. Intanto, il Prefetto ha espresso le sue congratulazioni alle forze dell'ordine per l'efficace azione condotta.