Nel drammatico contesto del conflitto tra Israele e Hamas, emergono storie strazianti come quella di una neonata che, purtroppo, ha vissuto solo 2 ore. Questa vicenda toccante è stata riportata dal Guardian, che ha analizzato un elenco di 34.344 palestinesi, tra cui vittime innocenti degli attacchi israeliani. Tra i nomi compresi in questo triste bilancio, la neonata, identificata come Waad Walid Samir al-Sabah, è la vittima più giovane: sua madre è deceduta a causa del bombardamento della loro abitazione, e, a seguito di un'operazione cesariana d'urgenza, anche Waad ha perso la vita poco dopo la nascita.

Dall'elenco fornito dal ministero della Sanità di Gaza, risulta che oltre l'80% delle vittime palestinesi siano documentate, comprendendo età, sesso e numeri di carta d'identità. La vittima più anziana, con i suoi 101 anni, sottolinea l'incessante tragedia che ha colpito persone di tutte le età. Il bilancio delle vite perse è un terribile monito della brutalità del conflitto, invitando la comunità internazionale a riflettere sulla necessità di una soluzione pacifica.

In mezzo a questo dolore, cresce la richiesta di aiuti umanitari e supporto, poiché le famiglie in Gaza affrontano non solo la perdita dei propri cari, ma anche una crisi senza precedenti in termini di accesso ai servizi essenziali. Queste storie devono essere raccontate, affinché il mondo non resti in silenzio di fronte a tali atrocità.