Durante una conferenza stampa al Parlamento europeo, un uomo ha aggredito il premier ungherese Viktor Orbán, lanciandosi verso di lui e tirando cartacce. La sicurezza è intervenuta tempestivamente bloccando il manifestante e facendolo cadere a terra.

Orbán ha commentato l'episodio in modo rassegnato, affermando che questo è un riflesso diretto della cultura politica ungherese: «La lingua ungherese è molto diretta, anche la comunicazione può essere dura. Quando un politico ungherese dice 'disgraziato' a un altro, significa semplicemente 'non sono d'accordo'».

Questa aggressione ha suscitato reazioni contrastanti in tutta Europa, evidenziando le tensioni politiche non solo in Ungheria, ma anche nel contesto europeo più ampio. Orbán, leader noto per le sue posizioni controverse sull'immigrazione e i diritti umani, ha affrontato forti critiche negli ultimi anni.

L'incidente sembra essere un'ulteriore manifestazione del crescente discontento pubblico nei confronti delle sue politiche e dell'atteggiamento autocratico del suo governo.

Dopo l'aggressione, Orbán ha continuato a difendere le sue posizioni, ribadendo la necessità di un dialogo aperto anche in situazioni di alta pressione politica.

Molti osservatori si stanno chiedendo quali conseguenze avrà questo episodio sulle relazioni tra Ungheria e Unione Europea, ora più tese che mai.