Finanze

Gedi stringe un accordo con OpenAI mentre Mira Murati lascia la società di Sam Altman

2024-09-27

Autore: Matteo

Il gruppo editoriale Gedi, di proprietà della famiglia Elkann, ha ufficialmente siglato una partnership strategica con OpenAI, l'innovativa azienda responsabile dello sviluppo di ChatGPT. Questo accordo consentirà al popolare chatbot di intelligenza artificiale di accedere a link diretti agli articoli delle testate del gruppo Gedi nella sua versione italiana, potenziando così l'esperienza informativa degli utenti.

L’annuncio della partnership è avvenuto nel contesto della Tech Week di Torino, un evento di rilevanza tecnologica che ha visto la partecipazione di Sam Altman, CEO di OpenAI. Quest'evento ha assunto particolare significato poiché, quasi contemporaneamente, la CTO di OpenAI, Mira Murati, ha comunicato le proprie dimissioni, segnalando un periodo di trasformazioni significative in atto all'interno dell'azienda.

L'accordo tra Gedi e OpenAI rappresenta un passo importante nel percorso di digitalizzazione del gruppo editoriale. Gedi è un attore chiave nell'informazione italiana, essendo proprietario di alcuni dei giornali più influenti del Paese, tra cui 'La Repubblica' e 'La Stampa', e gestendo anche molteplici edizioni di riviste prestigiose e contenuti radiofonici.

Il presidente di Gedi, John Elkann, ha dichiarato: "Questa partnership non solo migliorerà l'accesso alle informazioni di qualità per gli utenti italiani, ma permetterà anche a Gedi di espandere la sua portata a un pubblico internazionale, sfruttando le capacità di traduzione di ChatGPT".

Tuttavia, l'accordo non è esente da controversie. Il garante della privacy italiano ha già espresso preoccupazioni riguardo alla gestione dei dati sensibili in relazione a questa partnership e a quella simile raggiunta da RCS Mediagroup nel luglio 2023. Le autorità stanno monitorando da vicino queste collaborazioni per prevenire potenziali violazioni della privacy degli utenti.

Per quanto riguarda OpenAI, i recenti cambiamenti interni suggeriscono una fase di evoluzione dell'azienda. Mira Murati, che ha ricoperto chiavi di rilevanza all'interno della società, è solo l'ultima di una serie di figure di alta dirigenza a lasciare il proprio posto. Dopo le sue dimissioni, la direzione di ricerca passerà a nuovi leader, ma Altman assicura che non si tratta di una ristrutturazione in senso tradizionale, sebbene il panorama operativo di OpenAI stia cambiando radicalmente per adattarsi alle esigenze del mercato.

Le dimissioni di Murati e l'uscita di altri dirigenti stanno suscitando interrogativi su quale sarà il futuro di OpenAI. La società, che è nata con una missione di ricerca no-profit, sembra ora orientarsi verso un modello più profittevole, in linea con il successo commerciale di ChatGPT. Gli investimenti consistenti da parte di fondi esterni stanno pressando l'azienda a cambiare strategia, mirata a mantenere un equilibrio tra innovazione e sostenibilità economica.

In questo scenario di cambiamento radicale, sia Gedi che OpenAI potrebbero ridefinire il loro ruolo nel panorama informativo globale.