Grande Vittoria per i Senza Fissa Dimora: Medico di Base per Tutti in Italia!
2024-11-07
Autore: Giovanni
Mercoledì 6 novembre, il Senato ha approvato all'unanimità una legge storica che garantirà l'accesso all'assistenza sanitaria, in particolare alla figura fondamentale del medico di base, per le persone senza fissa dimora che vivono regolarmente in Italia. La proposta, avanzata dal deputato Marco Furfaro del Partito Democratico (PD), mira a colmare un vuoto normativo che ha suscitato forti critiche nel nostro Paese per anni.
Fino ad oggi, per accedere all'assistenza del Servizio Sanitario Nazionale, era necessario fornire un indirizzo di residenza. Tuttavia, le persone senza fissa dimora molte volte non avevano una residenza anagrafica e, di conseguenza, non potevano ricevere le cure cui avevano diritto, a parte le prestazioni di emergenza fornite dai pronto soccorso.
La legge, ora approvata, consente a queste persone di accedere a tutti i livelli essenziali di assistenza (LEA) e di scegliere un medico di base o un pediatra, servizi in precedenza inaccessibili. È stato evidenziato che circa 100.000 persone in Italia erano escluse da questo diritto, trovandosi in una situazione di vulnerabilità estrema.
Furfaro ha definito questa ingiustizia un “cortocircuito” sociale. Fino ad ora, alcune di queste persone riuscivano a ottenere un falso indirizzo anagrafico, collegato a diverse associazioni, ma si trattava di una soluzione temporanea e non nota a tutti. L'approvazione di questa legge rappresenta quindi un traguardo significante nella lotta per i diritti civili e sanitari in Italia.
In un messaggio sui social, Furfaro ha espresso gratitudine per Antonio Mumolo, presidente dell'associazione Avvocato di Strada, che dal 2001 sostiene le persone senza fissa dimora. Mumolo aveva presentato una proposta di legge simile 15 anni fa, senza esito. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie a una maggiore sensibilizzazione, leggi simili sono state approvate a livello regionale in diverse regioni d'Italia, inclusi Emilia-Romagna, Abruzzo e Puglia.
La legge prevede anche l'istituzione di un fondo annuale di un milione di euro per il 2025 e il 2026, destinato a finanziare un programma sperimentale nelle 14 città metropolitane italiane. Questa iniziativa segna un passo fondamentale verso un sistema sanitario più inclusivo e giusto per tutti, dimostrando che l'Italia si sta muovendo nella direzione giusta per garantire i diritti fondamentali a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro situazione abitativa.