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Harris e il sondaggio da brividi: chi non la vuole presidente?

2024-10-11

Autore: Chiara

Man mano che ci si avvicina alle elezioni del 5 novembre per la presidenza degli Stati Uniti, i Democratici iniziano a esprimere preoccupazioni sempre più forti sull'atteggiamento degli americani riguardo alla possibile guida di una donna. Un sondaggio recente realizzato dal New York Times e Siena College rivela che Donald Trump gode di un notevole vantaggio su Kamala Harris tra gli elettori maschi, con una percentuale di 51% contro 40% a livello nazionale.

Ma ciò che preoccupa maggiormente è che non si tratta solo dei maschi bianchi, i quali hanno già dimostrato di essere decisivi per il successo di Trump nel 2016 contro Hillary Clinton. I Democratici sono allarmati dalla necessità di Harris di recuperare consensi anche tra gli elettori afroamericani e ispanici, categorie su cui l'ex presidente ha costruito una buona base di voti. Durante il suo tour elettorale in Pennsylvania, Barack Obama ha lanciato un'accorata richiesta ai "fratelli" afroamericani affinché si impegnino di più, sottolineando che molto spesso l'idea di avere una donna presidente non trova favore.

Un'altra questione cruciale riguarda la relazione di Harris con gli elettori ispanici. Un recente sondaggio condotto da USA Today e Suffolk University ha mostrato che in Arizona, uno stato chiave, il 51% degli uomini ispanici tra i 18 e i 34 anni sostiene Trump, mentre solo il 39% opta per Harris. La situazione non migliora tra elettori di età compresa tra 35 e 49 anni, dove il sostegno per Trump raggiunge il 57% contro il 37% per Harris.

In questo contesto, Trump ha intensificato la sua campagna per conquistare il cosiddetto "bro vote", ovvero il voto dei giovani maschi attratti dalla cultura delle 'frat house', dalle tifoserie sportive e dagli sport di combattimento. Questa demografia rappresenta storicamente una riserva elettorale per i Democratici, ma Trump sta cercando di sfruttare le debolezze di Harris in questo segmento per creare una strategia di conquista.

Uno stratega ha commentato: "Non possiamo ignorare quanto sia grave la situazione con gli elettori maschi, in particolare tra afroamericani e ispanici. Non possiamo semplicemente affermare di contare sul voto femminile; anche se dovessimo vincere, dovremo affrontare domande difficili sulla nostra mancanza di appeal verso gli uomini".

Un finanziatore Democratico ha ammesso senza mezzi termini: "Gli elettori maschi sono persi, almeno per questo ciclo". Secondo gli strateghi, queste difficoltà derivano da questioni sessiste e da una profonda resistenza di molti uomini americani all’idea di eleggere una donna alla massima carica del Paese.

Kristy Setzer, stratega democratica, ha affermato: "Harris affronta problemi simili a quelli che affrontò Hillary Clinton, poiché la misoginia e le idee antiquate sul ruolo di una donna in politica persistono". Nel frattempo, Trump ha saputo rilanciare un'immagine di uomo forte e autoritario, rispondendo a una sorta di nostalgia per stili di leadership più tradizionali.

In conclusione, il messaggio di Trump sembra chiaro: "Se sei un vero uomo, vota per me", un modo di pensare che risale agli anni '50 e che ancora accomuna una parte dell'elettorato. È paradossale nel 2024, ma la realtà è che non tutti gli americani sono pronti a dare il loro voto a una donna per la presidenza.