I due preti scomunicati in Piemonte: «Parlano con la Madonna e sfidano Bergoglio»
2025-01-16
Autore: Matteo
Alessandro Maria Minutella e fra' Celestino Della Croce, due ex preti scomunicati per eresia e scisma, continuano a esercitare il loro ministero in piccole comunità in Piemonte, nonostante le loro sanzioni.
Minutella, un tempo sacerdote a Palermo, è stato scomunicato nel 2018 e spretato nel 2022. Ha fondato la comunità Piccola Nazareth a Carini e si è opposto apertamente alla chiesa di Papa Francesco, definendola una «falsa Chiesa» e criticando le sue aperture verso la comunità Lgbt+. Le sue affermazioni di una «Chiesa senza guida» hanno suscitato notevoli controversie.
D'altra parte, fra' Celestino Della Croce è stato sospeso per i suoi «continui atteggiamenti di non comunione con la Chiesa cattolica». Nonostante la loro situazione, Minutella e fra' Celestino hanno creato il «piccolo resto cattolico», attirando alcuni migliaia di fedeli con posizioni conservatrici che si oppongono agli insegnamenti di Papa Francesco.
I vescovi locali avvertono che Minutella e fra' Celestino non sono autorizzati a presiedere celebrazioni sacramentali o incontri di catechesi, sottolineando che la loro attività è al di fuori della comunione cattolica. Secondo Massimo Introvigne, esperto di sociologia delle religioni, i due radunano fedeli che si sentono disorientati dalle posizioni progressiste del Papa, e la loro comunità è in crescita, soprattutto in Piemonte, Veneto e Sicilia.
Un aspetto curioso è la convinzione di alcuni membri della loro comunità che possono comunicare direttamente con la Madonna e Dio. Introvigne afferma che Minutella ha avviato un dialogo su rivelazioni divine, contribuendo a costruire un movimento religioso alternativo rispetto alla Chiesa di Roma. Sebbene non possa essere definito una setta, è considerato un nuovo movimento che attrae coloro che vedono Papa Francesco come un eretico.
Minutella ha trovato terreno fertile tra le tensioni esistenti nella Chiesa, dove i conservatori e i progressisti esprimono insoddisfazione nei confronti della direzione della leadership papale. Si prevede che il fenomeno continui a crescere, attirando sempre più fedeli disillusi dal coraggio di dissentire.