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Il governo francese presenta una legge di bilancio rivoluzionaria: patrimoniale per i ricchi e multe per le grandi aziende!

2024-10-11

Autore: Giulia

Introduzione

Giovedì scorso, il governo francese, sotto la guida del Primo Ministro Michel Barnier, ha svelato una legge di bilancio ambiziosa e necessaria per ridurre il deficit e tornare a rispettare i vincoli europei. L'obiettivo è abbassare il deficit al 5% del PIL, rispetto al 6,1% previsto (e il 7% senza interventi). La manovra finanziaria proposta è estesa, ammontando a 60,6 miliardi di euro, con un notevole taglio della spesa pubblica, che copre due terzi, mentre i restanti 20 miliardi derivano da aumenti di tasse per le aziende di grandi dimensioni, per i super-ricchi e per il settore energetico.

Descrizione della legge di bilancio

Il Ministro delle Finanze, Antoine Armand, ha descritto questo sforzo come "un'azione fiscale senza precedenti" per affrontare una situazione delle finanze pubbliche che può sfuggire al controllo. "Il nostro Paese affronta un momento critico. L'economia resiste, ma abbiamo un debito pubblico colossale, pari al 113% del PIL. Ignorarlo sarebbe un errore fatale", ha affermato.

Contributi e tasse per le grandi aziende

Il piano prevede un contributo temporaneo da 440 aziende con fatturati superiori a un miliardo di euro. Questo dovrebbe generare 8 miliardi di euro nel 2025 e 4 miliardi nel 2026. Dopo che Macron aveva abbassato l'aliquota dell'imposta sulle società dal 33,3% al 25%, si prevede un ritorno all'aliquota del 30% per le aziende con fatturati superiori al miliardo e un 36% per quelle oltre i 3 miliardi.

Tasse straordinarie

Inoltre, è prevista una tassa straordinaria sulle aziende di trasporto marittimo, che porterà circa 500 milioni nel 2025 e 300 milioni nel 2026. Ci saranno anche aumenti delle tasse sui biglietti aerei e una tassa speciale per l'uso di jet privati, mentre le riacquisti azionari saranno soggetti a una tassazione dell'1%.

Riduzioni della spesa pubblica

Le riduzioni della spesa includeranno anche il posticipo dell'indicizzazione delle pensioni, prevista ora per il primo luglio, una misura duramente criticata dall'opposizione. Il governo prevede di ridurre il numero di dipendenti pubblici di circa 2.200 unità, principalmente tra gli insegnanti, a causa del calo della popolazione studentesca. I ministeri dovranno risparmiare 15 miliardi di euro, infliggendo tagli anche ai sussidi per la transizione ecologica e per le auto elettriche, che subiranno una riduzione di 1,9 miliardi di euro.

Tassa patrimoniale per i privati

Per quanto riguarda i privati, sono circa 65.000 le famiglie che affronteranno una tassa patrimoniale una tantum per tre anni, prevista per fruttare 2 miliardi. Questa tassa colpirà chi guadagna oltre 250.000 euro all'anno, cifra che raddoppia per le coppie. Tale misura mira a combattere gli effetti dei paradisi fiscali che potrebbero beneficiare i più abbienti.

Strategia di finanziamento

Nonostante queste misure drastiche, Parigi si troverà costretta a ricorrere al mercato obbligazionario, pianificando emissioni di titoli di Stato per circa 300 miliardi di euro nel 2025. Con l'aumento dei rendimenti dei bond francesi e l'incremento delle spese per interessi, che saliranno di quasi 55 miliardi di euro, la situazione appare complessa. Tuttavia, un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della BCE e il ridotto fabbisogno di emissioni tedesche potranno offrire un margine di manovra.

Discussione parlamentare

Il piano di bilancio sarà esaminato in Parlamento la prossima settimana, con la speranza di ottenere l'approvazione, con eventuali emendamenti, entro la fine dell’anno.

Reazioni e opinioni

Le reazioni sono varie. Patrick Pouyanne, CEO di TotalEnergies, ha dichiarato che l'equilibrio tra tagli alle spese e l'aumento delle tasse sembra "accettabile", aggiungendo che non si opporrebbe alla tassa sui riacquisti di azioni se rimanesse all'1%. "C'è bisogno di affrontare la crescente disuguaglianza", ha affermato. Inoltre, molti esperti prevedono che queste politiche potrebbero innescare importanti dibattiti sull'ineguaglianza lavorativa e sulla redistribuzione della ricchezza in Francia.