La Borsa del 17 dicembre: Milano crolla, Tim sorprende! Ecco cosa sta succedendo
2024-12-17
Autore: Luca
Nella mattinata del 17 dicembre, le borse europee mostrano segni di debolezza, con Milano che si distingue negativamente come la peggiore performance del continente, segnando un drammatico calo dello 0,8%. Gli investitori sono rimasti cauti in attesa della cruciale riunione della Federal Reserve. Londra segue con un ribasso dello 0,6%, mentre le piazze di Francoforte e Parigi oscillano rispettivamente intorno alla parità. Intanto, i future su Wall Street si preannunciano in discesa.
Nello specifico, sul listino di Milano, Unipol marcano una flessione del 2%, seguita da Saipem con un -2%, Mps a -1,8%, Bper e Tenaris entrambi a -1,6% ed Eni che scivola dell'1,4%. Unica nota positiva, Tim, che aveva iniziato la giornata in crescita grazie a voci di un interesse da parte di fondi per la quota di Vivendi, cede solo lo 0,4%. Tuttavia, il comparto energetico si conferma il più debole in Europa con una caduta dell'1,3%, mentre il prezzo del petrolio registra un calo dello 0,8%, con il WTI sceso a 70,17 dollari al barile e il Brent a 73,49 dollari in diminuzione dello 0,6%. Sorprendentemente, il Bitcoin si avvicina al traguardo dei 107.400 dollari, potenzialmente pronto a toccare un nuovo massimo storico. Nel frattempo, il dollaro continua la sua ascesa, apprezzandosi dello 0,25% a 1,048 sull'euro, sostenuto da aspettative positive sulle politiche statunitensi.
Sul Ftse Mib, a stupire è Telecom Italia, che si impone con un guadagno del 2,58% a 0,2819 euro, nonostante il generale clima di incertezza. A seguire, Nexi guadagna lo 0,42% a 5,76 euro, mentre Stmicroelectronics avanza dello 0,31% a 24,465 euro. Anche Iveco e Pirelli mostrano lievi incrementi, rispettivamente +0,06% a 9,522 euro e +0,04% a 5,516 euro.
Dall’altra parte, i cali sono più consistenti: Ferrari riporta la performance peggiore al momento, con un ribasso significativo dell'1,62% a 413,50 euro. Moncler continua la scia negativa, perdendo l'1,13% a 50,82 euro, mentre Tenaris mostra un calo dell'1,09% a 18,195 euro. Eni e Unipol non sono da meno, mostrando flessioni dell'1,02% e dello 0,99%, rispettivamente, a 12,966 euro e 11,97 euro.
Particolare attenzione è posta su Tim: stando a quanto riportato da Bloomberg, CVC Capital Partners starebbe considerando di acquistare la quota di Vivendi. Nel frattempo, la Corte d’Appello ha dato a Tim e al governo italiano tempo fino al 20 gennaio per trovare un accordo riguardante la controversia legata al miliardo di euro richiesto dal gruppo telefonico allo Stato, come segnalato da Reuters.
In un altro contesto, Hera ha recentemente acquisito il 25% della joint venture Estenergy da Ascopiave per un importo di 232 milioni di euro, portando così la sua proprietà al 100%. Ovs si distingue invece per una crescita delle vendite del 12,8% nel terzo trimestre, mantenendo ottimistiche le previsioni per il 2024 e manifestando interesse per un'acquisizione della rete di vendita di Conbipel.
Le attese per le borse europee all'apertura sono negative, seguendo il recente picco del Nasdaq. Il future sull'Eurostoxx50 indica un calo dello 0,34%, con trend similari anche nei futures statunitensi: -0,19% per il Dow Jones e -0,16% per l'S&P500.
Gli investitori si preparano alla potenziale riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, prevista per il 17-18 dicembre, attestando le aspettative su un'eventuale diminuzione di 25 punti base, portando il range attuale del 4,50%-4,75% a un nuovo intervallo di 4,25%-4,50%. Rimanete sintonizzati, grandi cambiamenti si prospettano all'orizzonte!