La Pigrizia Salvò i Primitivi: Perché Oggi Fare Esercizio è un Segno di Civiltà
2024-12-06
Autore: Maria
Sedentarietà: è davvero come fumare? L'interrogativo che ci poniamo oggi può sembrare provocatorio, ma in un epoca non così lontana, si cominciava già a parlare dei danni del fumo; ora, si sta presentando la sedentarietà come la nuova piaga della società moderna.
Abbiamo acquisito consapevolezza dei rischi che il fumo comporta: immagini inquietanti sui pacchetti di sigarette ci ricordano costantemente gli effetti devastanti sulla salute. Eppure, la sedentarietà, i lunghi periodi passati seduti, sono ora al centro delle preoccupazioni di medici e scienziati, che ci avvertono sui benefici dell'attività fisica. Siamo costantemente stimolati da contapassi e app sul nostro smartphone che ci spingono a muoverci. Ma perché questa resistenza a alzarci e muoverci, quando sappiamo che ci farebbe bene?
Daniel Lieberman, un esperto di biologia evolutiva, ha approfondito le abitudini delle tribù Hadza in Tanzania, dimostrando che i nostri antenati cacciatori-raccoglitori vivevano in un continuo dinamismo. Per loro, ogni sforzo non diretto alla ricerca di cibo era considerato un lusso pericoloso. In un'epoca vittoriana, il tapis roulant era persino usato come strumento di punizione. E pertanto, la nostra avversione all'esercizio fisico è radicata nella nostra storia evolutiva; tuttavia, viviamo in un'era in cui è giunto il momento di rivedere questi modelli comportamentali.
Lieberman sottolinea la differenza tra "dovrei" e "ne ho bisogno". Sappiamo che dovremmo fare attività fisica per migliorare la nostra salute e allungare la vita, ma il nostro cervello spesso usa scuse legittime per non farlo. Anche figure pubbliche come Donald Trump hanno minimizzato l'importanza dell'esercizio, sostenendo che il corpo ha una riserva di energia limitata.
In una società che invecchia consumando sempre più cibo (spesso poco salutare), scegliere di muoversi regolarmente è cruciale per il nostro benessere e per il sistema sanitario complessivo. La storia antica della Grecia ci insegna che l'aspirazione all'eccellenza ha uno stretto legame con la competizione sportiva. I Greci celebravano i vincitori dei giochi, riservando il massimo onore solo ai primi classificati, dimostrando che la ricerca della performance può elevare la società.
La scienza ci dice che non siamo né i più veloci né i più abili, ma possiamo vantare una grande resistenza, una capacità di perseverare. Quindi, sebbene non perdiamo di vista la nostra eredità primitiva, la vera sfida è abbracciare il movimento come stile di vita, sia esso su un tapis roulant, in un parco o su una pista. Muoversi è il biglietto per una vita più lunga e sana; è tempo di incorporarci nel cammino dell'umanità.