IMPRUNETA – Il calar del sole sulla piazza Buondelmonti segna la fine di un'epoca per il rione delle Fornaci, che dopo ben 19 anni di attesa torna a vincere l'ambita competizione della Festa dell’Uva di Impruneta. Il presidente dell'Ente Festa dell'Uva, Filippo Venturi, ha aperto le danze leggendo la classifica della 98esima edizione, dove sembrava che il rione del Sant’Antonio, già trionfatore in sei delle ultime otto edizioni, fosse dato per vincitore.

Tuttavia, il rione delle Fornaci ha sorpreso tutti con una spettacolare esibizione a tema mitologico, presentando una nave in movimento e un'interpretazione straordinaria delle figure di Arianna, Teseo, Bacco e del Minotauro. L'emozione palpabile in piazza ha travolto tutti, dal rionale più anziano, che per quasi due decenni non ha potuto festeggiare, a giovani che non hanno mai visto il proprio rione alzare quella coppa in cotto.

La vittoria delle Fornaci non è solo il risultato di un grande sforzo creativo e artistico, ma anche di un attaccamento profondo da parte della comunità, che ha saputo esprimere un amore per le tradizioni locali e per l'arte della sfilata. Un tuffo nel passato che ha risvegliato ricordi e felicità, facendo scorrere lacrime di gioia tra i rionali.

Calcolando la gioia per gli altri rioni, a sorpresa il Pallò ha conquistato il secondo posto, mentre il Sant’Antonio si è dovuto accontentare del terzo. I festeggiamenti sono scoppiati in tutta la piazza, con i rionali del Pallò che hanno quasi festeggiato il loro piazzamento come un primo posto, tanta era la felicità per il riconoscimento.

Domani sera si festeggerà con le 'camiciole', e ci sarà una cena in piazza dedicata al rione vincitore, che vedrà la sua bandiera sventolare orgogliosamente sul terrazzo del palazzo comunale. Questo autunno, finalmente, si tinge di rosso, segnando il ritorno delle Fornaci sulle scene dopo quasi due decenni. La storica tradizione di Impruneta continua a scrivere pagine emozionanti di festa e comunità, cementando un legame che trascende il semplice competere.