Scienza

«Lo spazio non ha segreti, a Napoli la ricerca è al top»

2024-09-29

Dopo una lunga carriera nel settore aerospaziale al Nord e un background che comprende sia la fisica che l'ingegneria elettronica, Valerio Striano ha scelto di ritornare a Napoli, apportando un contributo significativo alla ricerca locale. Attualmente, ricopre il ruolo di project manager presso il Dac, il Distretto Aerospaziale della Campania, dove gestisce progetti incentrati su satelliti e analisi di dati satellitari. Il suo obiettivo è promuovere l'innovazione tecnologica e scientifica nel Sud Italia.

Striano ha dichiarato: "Mi sono laureato in Fisica all'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2004. Successivamente, ho conseguito un dottorato in Ingegneria Elettronica all'Università Mediterranea di Reggio Calabria, un'esperienza che ha segnato una svolta nella mia carriera, aprendo la strada alla mia attività di ricerca. Il mio dottorato, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Ottica del Cnr, mi ha permesso di lavorare per diversi anni al Cnr stesso, prima di entrare nel mondo dell'industria grazie all'azienda che ha finanziato il mio dottorato, Carlo Gavazzi Space, ora conosciuta come OHB Italia. Questa è stata l'inizio del mio percorso nel settore aerospaziale, che successivamente mi ha portato a lavorare a Bologna e poi per oltre dieci anni a Milano, focalizzandomi su satelliti e dati satellitari."

Parlando dell'attrazione verso il settore aerospaziale, Striano afferma: "Non è stato un colpo di fulmine; si tratta di un settore che richiede tempo per essere apprezzato. Immergersi in questo mondo, in particolare in una grande azienda, consente di toccare con mano tecnologie che sembrano impossibili. In un primo momento, si prova stupore, ma col tempo ci si rende conto della fortuna di lavorare su progetti straordinari. È un campo affascinante, con un appassionante sviluppo degli ultimi anni."

Quando gli viene chiesto quali cambiamenti abbia notato nel settore, Striano risponde: "C'è stato un incremento nell'accesso per piccole realtà e start-up. Quando ho cominciato, l'aerospazio era prevalentemente concentrato nel Nord Italia. Negli ultimi anni, hanno preso piede aziende rilevanti come D-Orbit e Argotec, che oggi rappresentano pilastri del panorama nazionale. Questo mi ha fatto riflettere sulla possibilità di una simile evoluzione anche al Sud, in particolare in Campania."

Il ritorno a Napoli, dunque, è una scelta motivata dall'impegno verso l'innovazione nella sua terra d'origine? Striano conferma: "Esattamente. Desidero contribuire a costruire un futuro promettente qui. Il Sud ha potenzialità enormi, nonostante molti giovani laureati siano costretti a cercare fuori opportunità che le nostre università potrebbero offrire. Ho deciso di tornare per dare il mio apporto e creare un ambiente fertile affinché i più giovani possano scegliere di rimanere, fornendo opportunità concrete. È stata una scelta di cuore e ragione: abbiamo le menti, le competenze e le possibilità di costruire qualcosa di grande qui."

In un’ottica di sviluppo, Striano sottolinea anche l'importanza della collaborazione tra istituzioni e università. "Solo unendo le forze possiamo trasformare queste idee in realtà e rendere Napoli e la Campania un centro di eccellenza nell'aerospazio. Il potenziale è enorme, ed è nostro compito esplorarlo e sfruttarlo al meglio." Questo spirito di iniziativa e innovazione rappresenta un chiaro segnale che Napoli sta diventando un nodo vitale nel panorama aerospaziale europeo.