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Lukaku assente, Spalletti: "Può andare anche peggio. Tra Ibra e Messi, io preferivo lo svedese"

2024-10-07

Autore: Alessandra

La Nazionale di Luciano Spalletti si prepara per due importanti sfide di Nations League contro il Belgio, giovedì a Roma, e Israele, lunedì prossimo a Udine. Durante la conferenza stampa tenutasi a Coverciano, il ct dell'Italia ha parlato di vari argomenti.

Che tipo di partita sarà quella contro il Belgio?

È un test di alta difficoltà, sono davvero un'ottima squadra. Tra le più forti in fase difensiva, garantiscono una grande qualità e conoscenza del gioco. Anche senza Lukaku, dispongono di giocatori che possono muoversi negli spazi e diventare molto imprevedibili. Lukaku è un grande giocatore, ma a volte affrontare chi non ti dà punti di riferimento può complicare ulteriormente le cose.

Ho spesso chiesto ai miei difensori se preferissero marcare Ibrahimovic o Messi. Quasi tutti rispondono che sarebbe meglio affrontare il fisico perché permette interazioni più dirette. Tedesco è un allenatore di ottimo livello, ho avuto modo di conoscerlo, e mostra di avere idee chiare e di non farsi influenzare da lamentele.

L'assenza di Lukaku nel Belgio e di Vlahovic nella Serbia

solleva interrogativi: questo carico di lavoro non penalizza la Nazionale? È un caso se stiamo subendo più gol del previsto?

Ogni situazione deve essere valutata singolarmente. Credo fermamente che per me la Nazionale rappresenti un'emozione costante. Il livello di fatica è alto, ma anche i giocatori sembrano apprezzare, stamattina li ho trovati sorridenti.

Bisogna avere fiducia nei calciatori: ad esempio, Kean era qui vicino, ma ha problemi alla schiena, quindi non ha senso tenerlo qui. Gatti, invece, è rimasto a Torino. Se qualcuno non vuole presentarsi, passa il turno ad un altro: ripeto, è fondamentale considerare le singole circostanze.

Riguardo alla difesa: è vero che abbiamo subito gol, ma nelle ultime partite la squadra si è disposta bene in campo. Ho l'urgenza di dimostrare agli italiani che possono essere orgogliosi di noi, e per questo dobbiamo mostrare attaccamento, voglia e disponibilità, proprio come abbiamo fatto di recente.

Cosa ne pensa riguardo ai recenti rigori assegnati?

Ieri ho visto la partita Fiorentina-Milan con Rocchi, e lui ha fatto valutazioni interessanti. È giusto che sia così; per me è difficile parlare del lavoro di altri. Alcune decisioni possono creare vantaggi o svantaggi a seconda della situazione.

Al momento ci sono delle difficoltà da gestire, bisogna prestare attenzione, altrimenti si rischiano margini ridotti. Dal mio punto di vista, è importante vedere continuità nel gioco; accettare certi contrasti va bene. I contatti sono frequenti, ma è fondamentale gestire bene l'impatto. Le valutazioni dovrebbero essere fatte dall'arbitro e dal VAR, che rivede le azioni al rallentatore. Mi piacerebbe fare l'arbitro perché tenderei a lasciare correre di più.

È un problema italiano quello dei rigori eccessivi?

Non sono sicuro... Potrebbe dipendere dalla pressione o da errori di valutazione: gestire il mondo del calcio è davvero complesso anche per la classe arbitrale. In ogni caso, dobbiamo cercare di migliorare, per garantire partite più corrette e divertenti.

Conclusione