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Maxi blitz contro i clan degli ultras di Inter e Milan: arresti e perquisizioni storiche

2024-09-30

Autore: Alessandra

Un'operazione senza precedenti ha colpito duramente i clan degli ultras di Inter e Milan. Questa mattina, gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, insieme alla Squadra Mobile e alla S.I.SCO di Milano, hanno eseguito decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di individui accusati di associazione per delinquere con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri crimini gravi.

L'operazione, che ha avuto inizio nelle prime ore dell'alba, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano ed ha visto coinvolti anche militari della Guardia di Finanza, sottolineando la rilevanza della lotta alla criminalità organizzata infiltrata nel mondo del calcio. I destinatari delle misure sono in gran parte associabili alle tifoserie ultras delle due squadre milanesi, ed è emerso un giro d'affari illecito legato non solo alla vendita di biglietti, ma anche ad un controllo ossessivo su servizi di catering durante le partite allo stadio di San Siro.

Tra le persone arrestate ci sono figure di spicco come Luca Lucci e Renato Bosetti, rispettivamente capo della curva milanista e nuovo leader della curva interista. Il primo già noto per la sua influenza nel mondo ultras, il secondo subentrato in un contesto di violenza e intimidazione dopo l'arresto di Andrea Beretta, coinvolto in un omicidio avvenuto in un contesto stretto di rivalità tra i gruppi.

Le indagini hanno rivelato un’alleanza pericolosa tra i due gruppi ultras, con presunti traffici illeciti che coinvolgono la 'ndrangheta. In particolare, è stato accertato che i gruppi richiedevano "pizzo" dai venditori ambulanti esterni allo stadio, utilizzando la violenza per mantenere il controllo e intimidire chi non si conformava. Non è emerso, tuttavia, alcun legame con traffici di droga.

Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha descritto la situazione come "complessa", portando alla luce infiltrazioni criminali chiari e l'esistenza di una rete organizzata capace di gestire i rapporti con le autorità calcistiche in modo illecitamente efficace.

Un aspetto inquietante dell’inchiesta riguarda il potere che gli ultras sembra avere sulle società calcistiche stesse. La Procura ha avviato un procedimento di prevenzione nei confronti di Inter e Milan, che avranno ora il compito di dimostrare la loro estraneità dalle attività illecite e il distacco dai gruppi ultras, altrimenti potrebbero affrontare severe conseguenze legali e amministrative.

Si parla persino di potenziali amministrazioni giudiziarie in caso di non compliance, dato che le pratiche gestionali riguardanti la vendita dei biglietti e l'organizzazione di eventi sportivi sono considerate al di fuori di ogni controllo legale, creando un terreno fertile per le attività mafiose. Attraverso questa operazione, la giustizia italiana cerca di inviare un messaggio chiaro: i gruppi di ultras e le loro attività violente non saranno più tollerati nel mondo del calcio. Gli sviluppi della situazione saranno seguiti con grande attenzione, in quanto questa vicenda potrebbe segnare una svolta decisiva nella lotta contro l'infiltrazione mafiosa nel calcio.