Medici Senza Frontiere Accusa Israele di «Pulizia Etnica» e Genocidio: La Situazione a Gaza è Disperata!
2024-12-19
Autore: Alessandra
Le accuse di Medici Senza Frontiere
Le parole del segretario generale di Medici Senza Frontiere, Christopher Lockyear, sono shockanti: «Stiamo assistendo a chiare evidenze di pulizia etnica dal momento che i palestinesi vengono sfollati con la forza, messi in trappola e bombardati». Questo è solo l’inizio di un rapporto di 34 pagine che non risparmia accuse nei confronti delle forze israeliane e mette in luce le atrocità commesse durante il conflitto. Lockyear sottolinea che il lavoro delle equipe mediche di Msf ha messo in evidenza fatti che confermano le dichiarazioni di esperti legali e organizzazioni: a Gaza è in corso un genocidio.
Condizioni critiche a Gaza
Nonostante Msf non abbia l’autorità legale per affermare le intenzioni, le evidenze di pulizia etnica e devastazione in corso sono innegabili. Uccisioni di massa, gravi lesioni fisiche e mentali, sfollamento forzato e condizioni di vita impossibili per i palestinesi sotto assedio sono solo alcune delle terribili conseguenze del conflitto.
Dettagli del rapporto di Msf
Il rapporto di Msf esamina numerosi episodi, incrociando testimonianze dirette degli operatori che sono presenti a Gaza da oltre Vent’anni con dati raccolti da organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Medici senza Frontiere ha subito attacchi diretti da parte israeliana e dai gruppi armati in conflitto. Si riportano 41 attacchi contro Msf, 17 evacuazioni di ospedali, e circa 27.500 visite mediche a feriti di guerra, con 7.500 interventi chirurgici. La situazione è diventata allarmante: solo l'1,6% dei pazienti che necessitano di evacuazione ha potuto lasciare Gaza.
Pericoli per il personale medico
In questo scenario, gli scontri tra le parti in guerra avvengono frequentemente vicino a strutture mediche, mettendo in pericolo i pazienti e il personale. Le strutture sanitarie sono utilizzate come scudo da parte di Hamas e degli altri gruppi armati, mentre la risposta israeliana si traduce in bombardamenti mirati che hanno costretto a evacuazioni in diverse occasioni, costringendo il personale a mettersi in salvo. Al momento, meno della metà dei 36 ospedali presenti sono operativi, e il sistema sanitario è al collasso.
Richiesta di cessate il fuoco
Medici Senza Frontiere chiede con urgenza un cessate il fuoco per salvare vite umane e favorire l'arrivo degli aiuti umanitari. Da maggio 2024 fino a settembre 2024, le autorità israeliane hanno autorizzato solo 229 evacuazioni di pazienti, una goccia in un mare di necessità.
La risposta di Israele
Israele ha sempre respinto queste accuse, affermando di operare solo in risposta a minacce militari. Nel frattempo, il ministero della salute di Gaza, controllato da Hamas, riporta oltre 45.000 morti, inclusi otto membri dello staff di Msf. Tuttavia, il numero reale è sicuramente più alto a causa dell'impatto del collasso del sistema sanitario e delle condizioni di vita drammatiche.
Stime delle Nazioni Unite
Le Nazioni Unite stimano che oltre 10.000 corpi possano essere rimasti sepolti sotto le macerie, e la situazione per 1,9 milioni di profughi, pari al 90% della popolazione di Gaza, è critica, con molte persone costrette a spostarsi ripetutamente.
Preoccupazioni internazionali
Analoghe accuse sono state sollevate da Human Rights Watch, che in un dettagliato rapporto ha documentato come le autorità israeliane abbiano intenzionalmente limitato l'accesso all'acqua per i civili palestinesi. Le prove emerse indicano la possibilità di crimini contro l'umanità e atti di genocidio. Gli esperti invitano i governi e le organizzazioni internazionali ad adottare misure per prevenire un ulteriore genocidio a Gaza.
Appello alla comunità internazionale
La comunità internazionale è chiamata a rispondere con urgenza: è ora di fermare le violenze e garantire aiuti vitali a chi ne ha disperatamente bisogno. La chiamata a solidarietà e giustizia non è mai stata così pressante.