Mondo

Medio Oriente, le notizie di oggi: in Siria Barrot e Baerbock incontrano al-Jolani

2025-01-03

Autore: Giulia

Amnesty International denuncia la detenzione illegale del dottor Abu Safiya da parte di Israele, evidenziando come questa sia parte di un attacco più ampio contro il sistema sanitario a Gaza. Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty, sottolinea che il personale medico rapito non ha ricevuto alcuna accusa formale e quelli liberati hanno subito torture inimmaginabili.

In un'altra area, la Casa Bianca sta facendo pressioni su Hamas affinché firmi un nuovo accordo di cessate il fuoco, mentre continua a cercare di mediare la situazione a Gaza, dove la tensione rimane alta.

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si è riunito per discutere i raid israeliani presso l'ospedale Kamal Adwan, dichiarando che è fondamentale garantire la protezione delle strutture sanitarie e dei civili.

Intanto, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha esortato a distruggere le armi chimiche in Siria, parlando di un approccio collettivo per garantire la sicurezza dei cittadini siriani. Barrot si è espresso durante un incontro con le nuove autorità siriane, ribadendo la necessità di cooperare con l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW).

In aggiunta, le Ong stanno esercitando pressioni su Israele per la liberazione del dottor Hussam Abu Safiya, recentemente arrestato durante un raid nel nord di Gaza, il che solleva preoccupazioni sulle condizioni dei detenuti in Israele.

Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha richiesto un rinvio di due settimane del suo processo per corruzione, citando motivi di salute dopo un intervento chirurgico.

Dall'altro lato, l'Idf ha riferito di aver colpito numerosi obiettivi di Hamas a Gaza, mentre si avvisano i civili di evacuare alcune aree a causa degli intensificati bombardamenti.

Il conflitto in Siria ha visto il ritorno di oltre 115.000 rifugiati dopo la caduta del regime di Assad, segno di un possibile cambiamento nella situazione politica.

Infine, un volo della Mahan Air è stato perquisito all'aeroporto di Beirut, alimentando sospetti riguardo ai fondi destinati a Hezbollah, provocando forti proteste tra i passeggeri.

In questi sviluppi tumultuosi, la Germania ha espresso la volontà di aiutare la Siria a diventare “una casa sicura” per tutti i suoi abitanti, sottolineando la necessità di stabilità nella regione, in un momento cruciale per il futuro della Siria.