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Meloni all'Onu: 'Israele rispetti i diritti dei civili, l'Italia sarà sempre al fianco dell'Ucraina'

2024-09-25

Autore: Giovanni

Durante il suo intervento in videoconferenza all'assemblea generale dell'Onu, la premier Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno incrollabile dell'Italia all'Ucraina, affermando: "Caro Volodymyr Zelensky, continueremo a essere al tuo fianco fino a quando sarà necessario. Puoi contare su di noi". Questo messaggio è arrivato in occasione di un evento a New York dedicato alla ricostruzione dell'Ucraina, dove il presidente ucraino ha espresso la sua gratitudine per la leadership e il sostegno dell'Italia.

Meloni ha affrontato importanti questioni di politica estera, comprese le tensioni tra Israele e Palestina. Sebbene abbia affermato il diritto di Israele a proteggersi dagli attacchi, ha anche esortato il governo israeliano a seguire il diritto internazionale, tutelando i civili innocenti. "Affermiamo il diritto dello Stato di Israele di difendersi, ma chiediamo anche il rispetto dei diritti umani", ha dichiarato. La premier ha sottolineato l'importanza di una nuova leadership palestinese aperta al dialogo per garantire la stabilità della regione, facendo riferimento agli Accordi di Abramo come modello di cooperazione pacifica.

In aggiunta, Meloni ha lanciato un vibrante appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, esprimendo profonda preoccupazione per la situazione attuale che coinvolge civili, inclusi molti bambini, sia in Gaza che in Libano.

Riguardo l'invasione russa dell'Ucraina, Meloni ha ammonito che non possiamo ignorare il diritto dell'Ucraina a difendersi, descrivendo la guerra come una "ferita" al sistema internazionale che ha influito negativamente su molti altri conflitti globali. Ha esortato la comunità internazionale a non rimanere passiva rispetto all'instabilità in Venezuela, evidenziando la brutale repressione contro chi protesta contro il governo attuale e la necessità di far sentire la voce contro queste ingiustizie.

Un tema caro a Meloni è stato il traffico di esseri umani. Ha ricordato il suo appello di un anno fa per dichiarare una guerra globale alla tratta, sottolineando i progressi fatti, come il coordinamento internazionale tra i paesi del G7, ma insistendo sulla necessità di fare di più. "Non possiamo tornare indietro. Le Nazioni Unite devono accrescere il loro impegno contro queste organizzazioni criminali che ricreano schiavitù moderna", ha affermato.

Infine, Meloni ha parlato di riforme necessarie nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, proponendo una governance globale equiparata che possa affrontare questioni cruciali come l'intelligenza artificiale e altre sfide globali. "Il destino ci sfida, e nell'incertezza possiamo dimostrare di essere all'altezza dei nostri compiti storici. L'Italia è pronta a fare la sua parte", ha concluso, richiamando alla memoria l'eredità del patriota Carlo Pisacane. Questo passaggio all'Onu non solo ha messo in luce le posizioni politiche della Meloni, ma ha anche sollevato interrogativi importanti su come le nazioni possono collaborare per una maggiore giustizia e stabilità nel mondo.