Tecnologia

Nucleare: il governo svela il piano ambizioso per un futuro sostenibile

2024-10-09

Autore: Matteo

Entro la fine di ottobre, il governo italiano presenterà i risultati della Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile, un'iniziativa fortemente voluta dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

In un'audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, il ministro ha evidenziato che queste relazione saranno una base oggettiva composta da dati e valutazioni tecniche, senza influenze politiche, e includeranno linee guida e una road map temporale per integrare la fonte nucleare in Italia utilizzando tecnologie sostenibili.

Pichetto Fratin ha messo in luce l'interesse del governo per i piccoli impianti modulari, noti come Small Modular Reactors (SMR), i quali offrono livelli di sicurezza nettamente superiori rispetto alla maggior parte degli impianti tradizionali, eliminando anche la necessità di interventi umani in caso di malfunzionamenti.

Inoltre, questi reattori hanno dimensioni più contenute, rispondendo così alle strict international safety standards.

"Abbiamo esaminato entrambi i piccoli reattori di III generazione e i reattori di IV generazione, anche detti Advanced Modular Reactors (AMR). Alcuni di essi sono così piccoli da essere classificati come microreattori," ha detto il ministro.

Pichetto Fratin ha proseguito sottolineando che le conclusioni della Piattaforma serviranno come base per un potenziale Programma Nazionale per il nucleare sostenibile, con un focus sia sul breve che sul lungo termine, includendo anche l'energia da fusione.

Il governo, ha rassicurato, non ha intenzione di procedere all'adozione di centrali nucleari di grandi dimensioni di vecchia generazione, come quelle già attive nei paesi vicini, ma si concentrerà sulle nuove tecnologie nucleari e sull'energia da fusione.

"L'Italia è storicamente all'avanguardia nell'innovazione scientifica e tecnologica in ambito nucleare," ha rammentato.

Il ministro ha inoltre delineato come il nucleare potrebbe essere integrato nell'aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) trasmesso a Bruxelles, dove non sono state fatte scelte politiche, ma si sono basate su modelli di scenari per tutte le fonti energetiche, mostrando una preferenza per l'opzione nucleare.

Le stime suggeriscono che il nucleare potrebbe coprire tra l'11% e il 22% del fabbisogno energetico italiano entro il 2050, con un risparmio di almeno 17 miliardi di euro rispetto agli scenari senza nucleare.

Infine, Pichetto Fratin ha evidenziato i vantaggi del nuovo nucleare, riconosciuto in Europa e nel mondo come una fonte energetica sicura e sostenibile.

"Il nostro obiettivo è non escludere a priori questa stabilissima fonte di energia decarbonizzata, che potrebbe anche rivelarsi più economica rispetto ad altre soluzioni energetiche programmate.

Secondo le proiezioni nel PNIEC, potremmo anche includere una piccola quota di energia da fusione attorno al 2050," ha concluso il ministro.