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Pezzotto e pirateria: nuove regole approvate, niente più blocchi illimitati e pene per chi tace!

2024-09-30

Autore: Maria

Finalmente approvati gli emendamenti di Forza Italia sulla legge antipirateria, con alcune modifiche rispetto alle proposte iniziali. Un cambiamento significativo che potrebbe rivoluzionare il panorama della pirateria online in Italia.

Inizialmente, le proposte prevedevano misure drastiche come i blocchi perpetui degli indirizzi IP e il carcere per chi non segnalava attività illecite anche solo sospettate. Fortunatamente, le modifiche apportate hanno attenuato alcune di queste misure.

Un'importante novità riguarda la gestione dei blocchi: pur mantenendo la possibilità di bloccare gli indirizzi IP, dopo un primo anno non ci sarà più un limite al numero di blocchi effettuabili. Ma c’è un lato positivo! Gli indirizzi IP e i nomi di dominio bloccati per almeno sei mesi potranno essere sbloccati se non verrà più riscontrata alcuna attività illecita. L’elenco aggiornato dei domini da sbloccare sarà inviato all’Agcom e a Piracy Shield, un passo fondamentale verso una gestione più razionale della questione.

Le VPN e i DNS alternativi non possono dormire sugli allori! Queste aziende dovranno ora adeguarsi alle nuove regole. In particolare, i fornitori di servizi di VPN e DNS, anche se con sede all’estero, dovranno rispettare le normative italiane se i loro servizi sono accessibili dall'Italia. I più noti come NordVPN, Cloudflare e Google si troveranno di fronte a nuove sfide e sarà interessante vedere come reagiranno a questa realtà.

E veniamo alla questione penale, la più controversa: mentre prima si parlava di obbligo di segnalazione senza indugi in caso di sospette attività illecite, ora l'obbligo di segnalazione scatta solo quando si ha la certezza di alterazioni o accessi abusivi ai sistemi informatici. Tuttavia, chi omette di comunicare tali informazioni rischia una pena di reclusione fino a un anno, un deterrente significativo in un contesto di crescenti minacce alla sicurezza informatica.

Le nuove normative, quindi, segnano un passo avanti, ma il dibattito sulla pirateria digitale è lungi dall'essere concluso. Ci si aspetta che queste misure genereranno un effetto domino che potrebbe influenzare anche altre legislazioni europee. Staremo a vedere!