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Riad: 'Israele conferma la morte del capo di Hezbollah'. Ma il New York Times afferma: "Sinwar è vivo!"

2024-10-05

Riad riporta che Israele ha conferme sulla morte di Hashem Saffiedine, nuovo leader di Hezbollah, ucciso in un raid mirato israeliano nei pressi di Beirut. Tuttavia, i media israeliani non hanno riscontrato prove concrete della sua morte, creando confusione e incertezze tra le fonti. La situazione resta tesa, specialmente dopo i recenti attacchi di Israele a strutture di Hezbollah, evidenziando un'escalation nel conflitto.

L'esercito israeliano ha segnalato di aver colpito un centro di comando di Hezbollah che operava all'interno di una moschea nel sud del Libano, accanto all'ospedale Salah Ghandour. Questo raid ha sollevato preoccupazioni e critiche da parte della comunità internazionale per l'uso di luoghi sacri in operazioni militari. L'IDF ha affermato che prima dell'attacco ha avvertito i residenti circostanti, cercando di minimizzare i danni collaterali.

D'altra parte, il New York Times ha riportato che alti funzionari statunitensi credono che Yahya Sinwar, il leader di Hamas, sia vivo e stia ancora esercitando influenze significative all'interno del gruppo. Questa affermazione arriva in seguito a speculazioni che suggerivano un suo possibile decesso. Le autorità statunitensi, pur riconoscendo l'assenza di prove definitive, sottolineano la complessità della situazione sul campo, in particolare nei tunnel di Rafah, dove si ipotizza sia stato presente.

La missione di pace dell'ONU, Unifil, ha ribadito di mantenere le proprie posizioni nel sud del Libano, nonostante le richieste di Israele per una ricollocazione delle forze. Questo sviluppo pone serie interrogativi sulla stabilità dell'area e sulla capacità della missione di controllare le tensioni nel conflitto.

Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato l'assegnazione di ulteriori 157 milioni di dollari in aiuti umanitari per il Libano, evidenziando l'impatto devastante del conflitto sulle popolazioni più vulnerabili. Questi fondi saranno diretti a diverse necessità, dagli sfollati interni ai rifugiati, coprendo bisogni essenziali come cibo, acqua e ripari.

In un contesto di crescente violenza, il leader delle Brigate al-Qassam, Sayyed Attaullah Ali, è stato recentemente ucciso in un attacco israeliano nel nord del Libano. Questo evento ha ulteriormente aggravato l'atmosfera di tensione già presente nella regione.

Infine, l'ex presidente Donald Trump ha suggerito che Israele dovrebbe attaccare i siti nucleari iraniani, sollevando timori ulteriore sull'escalation delle tensioni geopolitiche nell'area. Il presidente Biden, dal canto suo, ha mostrato resistenza a simili misure, parlando di valutazioni cautelative.

La situazione nel Medio Oriente rimane quindi estremamente volatile, con interazioni complesse tra Hezbollah, Hamas, Israele e le potenze internazionali che potrebbero avere conseguenze imprevedibili per la stabilità regionale.