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Roma, commemorazione del primo anniversario dell'attacco del 7 ottobre: una riflessione sul futuro

2024-10-07

Autore: Alessandra

Nel giorno dell'anniversario del terribile attacco di Hamas avvenuto il 7 ottobre dell'anno scorso, si è tenuta una solenne commemorazione presso la Sinagoga di Roma. Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha espresso la necessità urgente di una diplomazia e di negoziati, gridando a gran voce per un cessate il fuoco e denunciando il commercio di armi come il nemico principale in questo momento delicato.

All’evento, il vicepremier Matteo Salvini ha voluto ricordare il diritto di Israele a esistere e a vivere in sicurezza, rivolgendo pensieri alle vittime innocenti che hanno subito violenze in quel tragico giorno. La sua affermazione è stata chiara: è fondamentale riconoscere l’orrore del terrorismo e difendere la coesistenza pacifica con i popoli vicini.

Il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha evidenziato l’enorme disinformazione che ha circondato l’attacco, sottolineando come le vittime siano state spesso trattate come merce da scambio. Di Segni ha avvertito riguardo a una crescente ubriacatura collettiva, che ha distorto la percezione dell'evento, portando a una celebrazione del terrorismo. Ha messo in guardia che l'odio nei confronti degli ebrei non è affatto un fenomeno scomparso, anzi, sta riemergendo con forza, e richiamato l'importanza di unire le forze contro di esso.

Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha avuto parole forti in merito all'antisemitismo crescente, lamentando un futuro incerto per la regione e l’Europa, dove il dialogo e la comprensione sono sempre più difficili. La sua voce si è unita a quella di molti altri che chiedono unità e solidarietà per affrontare questa problematica.

Anche la Premier Giorgia Meloni ha preso la parola, sottolineando la necessità di ricordare e condannare gli eventi del 7 ottobre, avvertendo che la reticenza nel farlo potrebbe rivelare un antisemitismo latente e preoccupante in aumento.

La cerimonia, alla quale hanno partecipato numerosi esponenti politici e membri della comunità ebraica, ha messo in luce l’importanza di fare memoria per evitare che simili orrori possano ripetersi, e la necessità di un impegno costante nel promuovere una pace duratura. Le misure di sicurezza sono state intensificate attorno alla sinagoga, riflettendo l'attenzione continua e la preoccupazione per la sicurezza della comunità.