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Scandalo Boeing 787: pezzi difettosi e rischi enormi per la sicurezza aerea – Ecco cosa è successo!

2024-10-05

Un enorme scandalo sta scuotendo l'industria aerospaziale italiana, con due aziende di Brindisi accusate di aver messo a rischio la sicurezza dei voli fornendo quasi cinquemila componenti non conformi per i Boeing 787, i moderni aerei di linea della Boeing.

Cosa è successo

La Procura della Repubblica di Brindisi ha avviato un'inchiesta che ha portato alla conclusione delle indagini preliminari su sette individui e due aziende, accusate di far parte di un’associazione a delinquere. Le accuse vanno dall’attentato alla sicurezza del trasporto aereo alla frode commerciale, fino all’inquinamento ambientale.

Sul banco degli imputati

Le indagini hanno rivelato che i vertici delle aziende pugliesi, operanti nel settore aerospaziale, hanno ingannato i colossi Leonardo e Boeing, utilizzando materiali inadatti per la produzione di componenti strutturali, compromettendo così la sicurezza degli aerei. Si è scoperto, infatti, che era stato usato titanio commerciale puro in luogo della lega di titanio richiesta, e leghe di alluminio non conformi, portando a consistenti risparmi in termini di costi delle materie prime. Questo ha avuto conseguenze gravissime sulla resistenza delle parti aeree, aumentando i rischi durante i voli e ponendo interrogativi sulla sicurezza di migliaia di passeggeri nel mondo.

Sequestri e indagini approfondite

Gli investigatori hanno provveduto al sequestro di circa 6.000 parti di aeroplano, tutte campionate per verifiche sulle specifiche di produzione. Gli esperti del settore hanno confermato che almeno 4.829 componenti realizzate in titanio e 1.158 di alluminio non rispettavano le normative stabilite dalla Boeing. Inoltre, sono state avviate indagini internazionali, incluse rogatorie negli Stati Uniti, per individuare ulteriori irregolarità.

Se non bastasse, l'indagine ha rivelato che tali pratiche errate avrebbero potuto indurre Boeing a lanciare una campagna straordinaria di manutenzione sui suoi aerei, a causa della scoperta di componenti difettosi.

Inquinamento e rischi ambientali

Parallelamente, le stesse aziende sono accusate di reati ambientali gravissimi. Sono stati rinvenuti rifiuti speciali tossici sversati nel terreno della zona industriale di Brindisi, con il sequestro di cisterne piene di sostanze nocive. L'irregolarità è emersa quando gli investigatori hanno sorpreso gli operai a smaltire illegalmente rifiuti pericolosi, contaminando il suolo e le falde acquifere circostanti. I successivi esami hanno dimostrato la presenza di metalli pesanti e tossine, con concentrazioni oltre i limiti consentiti dalla legge.

L’inquinamento ha raggiunto il suolo fino a tre metri di profondità, destando l'allerta delle autorità sanitarie e ambientali. Le indagini sono state complesse e hanno visto la collaborazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, dimostrando un impegno significativo nella tutela della salute pubblica e della sicurezza ambientale.

La conclusione delle indagini ha segnato un duro colpo per il settore aerospaziale italiano, sollevando interrogativi non solo sulla sicurezza dei voli, ma anche sulla responsabilità delle aziende coinvolte. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi di questa inchiesta che potrebbe avere ripercussioni globali.