Un insignificante ma affascinante pianeta roccioso è stato recentemente scoperto a soli sei anni luce dal nostro sistema solare, orbitante attorno alla stella di Barnard, la stella singola più vicina al Sole. Questo esopianeta, soprannominato Barnard b, ha una massa che si stima essere almeno la metà di quella di Venere e sorprendentemente completa un’orbita attorno alla sua stella in appena 3,15 giorni terrestri. Pertanto, un anno su Barnard b dura meno di un weekend!

La stella di Barnard è considerata un obiettivo principale nella ricerca di esopianeti simili alla Terra a causa della sua prossimità. Dopo un'analisi durata cinque anni grazie al Very Large Telescope (VLT) dell’ESO, situato in Cile, i ricercatori sono finalmente riusciti a confermare la presenza di questo pianeta, quando nel 2018 era emersa una serie di indizi, ma senza risultati definitivi.

Jonay González Hernández, ricercatore dell’Instituto de Astrofísica de Canarias e autore principale dello studio, ha dichiarato: «Anche se ci è voluto molto tempo, siamo sempre stati fiduciosi di poter trovare qualcosa». La temperatura su Barnard b è di circa 125 °C, il che lo rende inabitabile perché troppo caldo per sostenere acqua liquida sulla superficie. Nonostante ciò, la scoperta di questo pianeta è significativa, dato che è uno dei più piccoli mai identificati in orbite attorno a stelle così vicine.

Il team di ricerca non si è fermato qui: ci sono segni di altri tre potenziali pianeti in orbita attorno alla stella di Barnard, la cui conferma richiederà ulteriori studi. Alejandro Suárez Mascareño, coautore dello studio, ha affermato: «La scoperta di Barnard b mostra che l'universo intorno a noi è pieno di pianeti di piccole masse». Questo rivela anche la crescente possibilità di ulteriori scoperte in questo settore dell'astronomia, che continua a rivelare segreti sull'universo.

Con l’Extremely Large Telescope (ELT) in costruzione, gli scienziati prevedono di fare progressi cruciali nella ricerca di esopianeti. Questo nuovo telescopio, insieme a strumenti come Espresso, permetterà di ottenere informazioni precise sulla composizione atmosferica di questi lontani mondi. Immaginate un futuro dove saremo in grado di analizzare atmosfere di pianeti al di fuori del nostro sistema solare!

In sostanza, la scoperta di Barnard b non è solo significativa per la ricerca attuale, ma apre anche la strada a una nuova era di esplorazione cosmica. I prossimi anni di osservazioni potrebbero svelare misteri affascinanti che, fino ad oggi, sono rimasti celati nel vasto universo.