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Scopri l'auto più brutta del mondo: la verità dietro la leggenda della FIAT Multipla

2024-10-14

Autore: Francesco

Nel mondo delle automobili, è facile imbattersi in modelli che hanno segnato la storia, sia in positivo che in negativo. Ci sono vetture che sono diventate iconiche per il loro design audace e affascinante, mentre altre sono destinate a rimanere nel dimenticatoio a causa dell'estetica discutibile. Tra queste ultime, ci sono alcune auto che vengono universalmente riconosciute come le meno attraenti di sempre.

Se da un lato ci sono classifiche delle auto più belle e innovative, dall’altro esiste anche un’analisi simile delle auto considerate brutte. Questa selezione non si basa solo su gusti personali, ma spesso combina dati oggettivi e opinioni soggettive.

Quando si parla dell’auto più brutta del mondo, viene inevitabilmente in mente la FIAT Multipla, un’auto che ha suscitato emozioni contrastanti fin dal suo lancio. Tuttavia, c’è un’altra vettura che ha conquistato il titolo di 'auto più brutta in assoluto' secondo molti esperti e appassionati del settore: la BMW Isetta.

La BMW Isetta, prodotta tra il 1953 e il 1956, è una micromobilità che ha lasciato il segno nella storia dell’automobile. Nonostante la sua forma simile a un ovalone e il design bizzarro, l'Isetta rappresentava un’epoca di innovazioni. Era la prima auto a basso consumo di carburante, concepita per due passeggeri, con un motore monocilindrico e uno sportello frontale che si apriva come una porta di un frigorifero.

Oltre alla sua indiscutibile bruttezza, c’è da considerare che possedere una BMW Isetta oggi è considerato un vero e proprio status symbol. Infatti, gli appassionati di auto d’epoca la ricercano con fervore nei mercati delle auto vintage, rendendola un pezzo da collezione molto ambito. Non solo brutta, ma anche ricercata: è incredibile come il frutto di un design così controverso possa diventare simbolo di prestigio e rarità.

Quindi, mentre la FIAT Multipla potrebbe avere il suo seguito di affezionati, la BMW Isetta continua a dimostrare che, a volte, la bruttezza può trasformarsi in bellezza e valore nel mondo dell’automobilismo. Proprio alla luce di questo, è interessante riflettere su come la percezione della bellezza si evolva nel tempo e come alcuni modelli possano guadagnare un nuovo significato nel panorama attuale.