Siria, guerra in tempo reale: Netanyahu in tribunale: «Il giorno che aspettavo». IDF smentisce: «Non stiamo avanzando verso Damasco»
2024-12-10
Autore: Maria
Netanyahu ai giudici: «Abbiamo cambiato il volto del Medio Oriente»
Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, si è presentato in tribunale a Tel Aviv per testimoniare. In un momento di elevata tensione, ha dichiarato: «Ho aspettato otto anni per dire la verità, e ora è importante anche per la giustizia». Sottolineando il suo ruolo come leader durante un conflitto che coinvolge Israele su più fronti, ha descritto degli eventi recenti che hanno avuto un impatto significativo sulla regione: «Recentemente abbiamo assistito a un cambiamento tettonico, un terremoto che riscrive le dinamiche del Medio Oriente, esattamente 100 anni dopo il trattato Sykes-Picot, che ha segnato una svolta storica».
L'inviato dell'ONU in Siria esorta Israele a fermare i bombardamenti
L'inviato dell'ONU in Siria, Geir Pedersen, ha esortato Israele a fermare i bombardamenti e i movimenti militari: «Dopo la caduta del regime di Assad, è fondamentale che ciò cessi». Ha anche menzionato che Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un gruppo islamico radicale, ha inviato messaggi positivi alla popolazione siriana.
Turchia pronta a riaccogliere rifugiati siriani
In un altro sviluppo, il ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya, ha rivelato che la Turchia è pronta a riaccogliere fino a 20.000 rifugiati siriani ogni giorno, un aumento significativo rispetto ai 3.000 giornalieri previsti in passato.
IDF smentisce voci di avanzata verso Damasco
Ariel, portavoce dell'IDF, ha smentito le voci di un'avanzata israeliana verso Damasco: «Le nostre forze operano esclusivamente all'interno della zona cuscinetto al confine tra Israele e Siria, per proteggere la nostra sovranità».
Erdogan ribadisce l'importanza della sovranità siriana
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito l'importanza della sovranità siriana: «La Siria dovrebbe essere governata dai siriani». In una chiamata con il segretario generale della NATO, ha affermato che la Turchia lavorerà per garantire la stabilità della regione.
Israele conduce attacchi contro la Marina siriana
Israele, nel frattempo, ha condotto attacchi mirati contro la Marina siriana per distruggere navi armate che potrebbero cadere in mani ostili. Fonti militari segnalano che circa 300 attacchi aerei sono stati effettuati dall'inizio della crisi.
Ribelli siriani cercano ufficiali dell'esercito accusati di crimini di guerra
Abu Mohammed al-Jolani, leader dei ribelli siriani, ha annunciato che ci sarà una ricerca di ufficiali dell'esercito siriano accusati di crimini di guerra. Ha anche accennato alla creazione di un elenco di nomi di questi ufficiali, promettendo ricompense per chi fornirà informazioni utili per rintracciarli.
Preoccupazione per la sicurezza dei civili in Siria
In un contesto più ampio, Robert Petit, a capo del meccanismo internazionale delle Nazioni Unite, ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili in Siria e per la necessità di preservare le prove dei crimini commessi.
Colloqui internazionali sulla transizione pacifica del potere
Anthony Blinken ha partecipato a un colloquio telefonico con il ministro turco degli Esteri, Hakan Fidan, per discutere della situazione in Siria e della necessità di una transizione pacifica del potere.
Tensione e bombardamenti di Israele in Siria
Nonostante la fase critica, la tensione è palpabile. Israele continua a bombardare obiettivi militari in Siria per ridurre la minaccia terroristica e garantire la sicurezza ai propri confini, mentre il futuro della Siria rimane incerto dopo la caduta del regime di Assad.
Aumento dei controlli sulle richieste di asilo in Europa
L'Europa, per la sua parte, in seguito alla caduta di Assad, sta intensificando i controlli sulle richieste di asilo dei siriani, con l'Italia che ha optato per la sospensione di queste richieste. La situazione resta dunque in equilibrio tra crisi interne e interessi geopolitici, mentre il mondo intero osserva con ansia gli sviluppi di una guerra che ha cambiato radicalmente la vita e la politica della regione.