Mondo

Siria, il futuro incerto | Von der Leyen: «Il ritorno dei profughi siriani deve essere volontario»

2024-12-18

Autore: Marco

Il leader de facto della Siria, Ahmed al-Sharaa (conosciuto anche come Al Jolani), ha dichiarato che il Paese è stremato dalla guerra e non rappresenta una minaccia né per i vicini né per l'Occidente. In un'intervista alla BBC, ha chiesto la revoca delle sanzioni nei confronti della Siria, sottolineando che il suo gruppo, Hayat Tahrir al-Sham (HTS), dovrebbe essere rimosso dalla lista delle organizzazioni terroristiche. HTS è stata designata come tale dalle Nazioni Unite e da molte altre nazioni, anche se il gruppo ha cercato di distaccarsi dalla sua origine al-Qaeda nel 2016.

Al Jolani ha affermato che HTS non ha mai preso di mira i civili e si è presentato come vittima delle atrocità del regime di Assad, sottolineando l’importanza di un’immagine positiva del suo gruppo. Nonostante ciò, molti siriani non si sentono rassicurati dalle sue parole. Le prossime azioni del nuovo governo siriano saranno decisive per determinare la direzione futura del Paese e la forma di governo che verrà adottata.

Nel frattempo, la Turchia ha risposto a Donald Trump, negando che il suo coinvolgimento in Siria possa essere considerato una ‘presa di potere non amichevole’. Il Ministro degli Esteri turco ha enfatizzato che il popolo siriano sta effettivamente prendendo il controllo della propria situazione e non lo interpreta come un golpe.

La Russia, dopo aver assistere al crollo del regime di Assad, sta già trasferendo i propri sistemi di difesa aerea e armi in Libia. Questo spostamento indica una chiara intenzione di Mosca di mantenere la propria influenza nel Mediterraneo, specialmente dopo la perdita di posizioni strategiche in Siria. Fonti affermano che equipaggiamenti come i radar dei sistemi S-300 e S-400 sono già stati inviati dalle basi siriane a quelle libiche controllate da Khalifa Haftar, che ha ricevuto il supporto russo contro le forze rivali a Tripoli.

Da parte sua, Bashar al-Assad avrebbe fornito a Israele informazioni riguardanti le posizioni delle installazioni militari siriane in cambio di un passaggio sicuro verso la Russia. Questa rivelazione è emersa da fonti turche, suggerendo che le autorità siriane avevano mantenuto attivi i contatti con Israele per garantire la propria sicurezza.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che il ritorno dei profughi siriani deve essere un processo volontario, sicuro e dignitoso. Ha evidenziato l'importanza di costruire un futuro stabile per la Siria, sottolineando i terribili crimini commessi dal regime di Assad, tra cui torture e violenze sistematiche. La situazione attuale, con la guerra che continua e le forze di opposizione che cercano di stabilire un nuovo ordine, rende il futuro della Siria estremamente incerto.

Nel contesto di questo caos, è stata proposta la creazione di una zona smilitarizzata a Kobane, nell'ambito di un'iniziativa che mira a raggiungere un cessate il fuoco globale. Le forze curde, supportate dagli Stati Uniti, stanno cercando di stabilire condizioni più pacifiche in un’area storicamente contesa.

Il continuo spostamento delle alleanze geopolitiche, le tensioni tra le diverse fazioni e i rischi di escalation fanno sì che la Siria rimanga una regione volubile e instabile. La comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi, mentre gli sforzi per una ricostruzione della Siria devono essere coordinati in un clima di diffidenza e incertezze politiche.